In luglio a Brescia l'inflazione rallenta ma i prezzi faticano a scendere

Il cappio dell’inflazione stringe meno, sebbene sia ancora troppo presto per vedere riflesso questo calo nei prezzi al consumo. Secondo quanto comunicato dal Comunei di Brescia a luglio si registra una lieve diminuzione dell’inflazione a livello congiunturale (-0,3% sul mese precedente). Trend discensivo anche per quanto riguarda il dati tendenziale (+5,4% sul medesimo periodo dell’anno scorso).

Sul piano nazionale l’Istat ha invece rilevato un tasso d’inflazione del 5,9% su base annua, meglio delle stime preliminari che lo davano al 6%, in calo rispetto al 6,4% di giugno.

I prezzi

Scendendo però nel dettaglio si vede come i prezzi siano aumentati a Brescia per alcune categorie prese in esame. I rincari più marcati rispetto a giugno si registrano per i comparti Trasporti (+0,5%), Altri beni e servizi (+0,4%), Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%), Abbigliamento e calzature (+0,2%) e Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1%). In diminuzione invece le divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,9%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,2%), Comunicazioni (-1,1%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) e Bevande alcoliche e tabacchi (-0,3%). Stabili Istruzione e Servizi sanitari e spese per la salute.

Complessivamente i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono invece dell’0,3% su base mensile, mentre il tasso tendenziale rimane stabile all’8,3%.

Se comparati coi prezzi del luglio 2022 invece le divisioni che presentano elevati aumenti sono Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+8,8%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+7,9%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,5%) e Mobili, articoli e servizi per la casa (+6,1%). Aumenti inferiori all’indice generale (+5,4%) si sono registrati per le divisioni Ricreazione, spettacoli e cultura (+5,1%), Abbigliamento e calzature (+5,0%), Bevande alcoliche e tabacchi (+3,9%), Servizi sanitari e spese per la salute (+1%) e Comunicazioni (+0,4%). In calo, le divisioni Trasporti (-1%) e Istruzione (-0,1%).

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