Gozzi (Federacciai): «L’Italia sia leader dell’acciaio green»
«Posizionare l'Italia come leader mondiale di acciaio green». Lo ha dichiarato oggi Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, aprendo i lavori dell'Assemblea pubblica 2024 dell'associazione alla Fiera Vicenza. Presenti anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
I dati
Nel 2023 l’industria siderurgica italiana ha prodotto 21,1 milioni di tonnellate di acciaio, registrando una riduzione del 2,5% rispetto al 2022. Il fatturato del settore è stato stimato tra i 50 e i 60 miliardi l’anno. La produzione di laminati a caldo ha registrato una flessione dell’1,5%, con un output totale di 21,3 milioni di tonnellate.
I laminati lunghi, destinati principalmente all'edilizia, hanno subito una contrazione del 2,6%, totalizzando 11,7 milioni di tonnellate, mentre i laminati piani, utilizzati nei settori automotive, meccanico ed elettrodomestico, hanno mantenuto una produzione stabile. Le imprese italiane continuano a pagare prezzi dell'energia elettrica più alti rispetto ai concorrenti europei.
«L’elettrosiderurgia italiana, per quanto riguarda lo Scope 1 - ha aggiunto Gozzi - è di fatto prossima alla neutralità carbonica. Siamo impegnati a risolvere le residue problematiche legate a piccole emissioni ancora presenti nei forni elettrici e a quelle, seppur limitate, derivanti dall'uso di gas naturale nei forni di riscaldo dei laminatoi».
Decarbonizzazione e circolarità
Durante l'assemblea è stato presentato il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Federacciai, evidenziando come l’Italia sia il primo mercato dell’Unione Europea per produzione di acciaio da forno elettrico e primo Paese del G7 in termini di produzione pro-capite. La siderurgia italiana è al vertice europeo per decarbonizzazione e circolarità: il settore ha ridotto le emissioni di CO2 del 60% dal 1990 e i consumi energetici del 33% dal 2000, posizionandosi con un'efficienza migliore del 40% rispetto alla media europea.
Nucleare
«Serve un’energia che dia continuità e sia pulita, e quell’energia è il nucleare, in attesa della fusione – ha dichiarato invece il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin –. Noi siamo impegnati come paese. Io ho affidato l'incarico a un gruppo di giuristi di ridefinire il quadro giuridico nazionale e il modello procedurale. In modo molto semplice ho chiesto se una delle imprese italiane arriva qui e mi dice come piazzare un impianto da 300 megawatt dove vado a far la domanda? Dal sindaco? Dal presidente della Regione, al ministero, al parroco? Quindi, un quadro completo e spingendo su ricerca e sperimentazione. Questa è la sfida che abbiamo».
Ha inoltre parlato della vicenda automotive, sostenendo come «la scelta che prevede dal 2035 solo motori elettrici sia assurda e non stia in piedi, non avendo una logica. Nel 2035 potranno esserci anche altri motori. Naturalmente il vero tema non sono i motori, sono le emissioni, bisogna concentrarsi per ridurre queste».
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