Economia

Cittadella dell’innovazione sostenibile, prove di dialogo fra imprese e candidati

A confronto in Camera di Commercio i candidati sindaco per Brescia sul progetto che guarda al futuro del fare
Il confronto tra i candidati sindaco alla Cittadella dell'Innovazione - © www.giornaledibrescia.it
Il confronto tra i candidati sindaco alla Cittadella dell'Innovazione - © www.giornaledibrescia.it
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Un patto tra politica e mondo delle imprese per sviluppare la Cittadella dell’Innovazione Sostenibile. Il progetto, elaborato da Csmt Gestione scarl ed Innexhub, punta a dar vita ad un polo di rigenerazione urbana, un luogo per laboratori tecnici e sperimentali, spazi per le imprese innovative e stratup. Ieri, in Camera di Commercio, il mondo imprenditoriale bresciano ha illustrato il «piano Cittadella» e le aspettative del sistema produttivo ai quattro candidati a sindaco di Brescia.

Cittadella

I lavori sono stati introdotti da Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio. Poi Giancarlo Turati, presidente di Innexhub, e Riccardo Trichilo, presidente di Csmt Gestione, hanno illustrato il progetto. La Cittadella nasce dalla crescente consapevolezza, da parte del mondo delle imprese, che per affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica e della transizione green, il territorio debba dotarsi di un uno spazio fisico dove mettere a sistema pubblico e privato, mondo dell’impresa, dell’artigianato e del commercio, associazioni di rappresentanza ed istituzioni del territorio comprese quelle della formazione avanzata, Università, Its e Accademie. L’intento, è stato spiegato, realizzare una nuova infrastruttura che possa rappresentare, in primo luogo, un riferimento per le imprese sui temi ricerca, sviluppo, realizzazione di iniziative di innovazione tecnologica e avvio di startup. «La Cittadella dell’Innovazione Sostenibile - ha spiegato Saccone - si candida a divenire un luogo dove le filiere della nostra economia ed i megatrend tecnologici trovano un punto di contatto, un terreno di confronto e di scambio con la finalità di trasferire al sistema delle imprese, di tutti i settori, le conoscenze, i knowhow, le relazioni, le migliori competenze necessarie ai tempi che ci aspettano».

Ma poiché l’innovazione, intesa nel suo complesso, abbraccia anche le nuove tendenze e i nuovi stili di vita, per i cittadini la «Cittadella» potrà rappresentare anche uno spazio per la fruizione di nuove forme di musealità, aggregazione sociale, eventi culturali o d’intrattenimento, atelier delle arti nelle varie forme espressive. Fondamentale, per intercettare i fondi Pnrr, l’apporto degli attori pubblici locali. Da qui la volontà di illustrare il progetto ai candidati sindaco di Brescia

Castelletti

«La Cittadella è nel programma della mia coalizione e il mio obiettivo è quello di sostenerla, ma anche di partecipare al suo sviluppo - ha spiegato Laura Castelletti (centrosinistra) -. Il Comune non ha una competenza diretta in materia lavoro, ma non per questo possiamo chiamarci fuori da un progetto così importante, che coniuga innovazione e sostenibilità. Come assessore all’innovazione ho spinto perché il Comune firmasse la manifestazione d’interesse e continuerò, se eletta, a sostenere questo progetto. Quando Brescia è in grado di fare rete non ce n’è per nessuno: la Cittadella sarà uno dei fattori che permetterà a Brescia di diventare una città europea, di fare il salto da laboratorio a modello, per attrarre capitali, investitori, intelligenze. Auspico che all’interno della Cittadella possa trovare spazio, pensando ai giovani, il distretto digitale. Infine il Comune può accompagnare la nascita della Cittadella innanzitutto individuando un luogo ideale: penso alle aree dismesse di via Milano, una parte della città già interessata a una riqualificazione e rigenerazione culturale, a una nuova viabilità (con l’apertura della stazione di San Giovanni e il tram da Fiera a Pendolina) che potrebbe ospitare anche il polo dell’innovazione, in una connessione virtuosa con il Musil».

Rolfi

«La Cittadella è un progetto nato come sinergia tra le imprese e che deve essere anche elemento di sinergia tra le istituzioni, partendo dalla Regione - ha detto Fabio Rolfi (centrodestra) -. Brescia deve avere l’ambizione di essere avaguardia nazionale sul tema dell’innovazione. Vogliamo che Brescia diventi una città laboratorio per la sperimentazione di tecnologie innovative, intelligenza artificiale e open manufacturing. La Cittadella dell’innovazione sarà per noi centrale. Brescia deve diventare ecosistema fertile per l’innovazione e la formazione delle nuove competenze. Sulla collocazione lavoreremo insieme nell’ambito dell’attività di rigenerazione delle aree dismesse: comparto Milano, ex Casere, via Sostegno... vi sono varie possibilità tenendo conto dei tempi di realizzazione per non perdere il traino del Pnrr. La Cittadella però non deve essere una iniziativa singola. L’amministrazione deve tornare ad avere un ruolo di regia sulle scelte di sviluppo della città tant’è che a mio avviso il comune di Brescia deve essere partecipe alla fondazione cittadella dell’innovazione. Non solo: immagino anche la costituzione di un comitato per l’innovazione che affiancherà il sindaco».

Maccabelli

«Appoggiamo appieno la Cittadella dell’Innovazione Sostenibile, a parer nostro da identificare come ubicazione presso il Centro Commerciale Freccia Rossa, senza dover cementificare ulteriormente la città, che invece ha bisogno di spazi verdi - ha detto Alessandro Maccabelli (La Maddalena) -. Ci prefiggiamo inoltre di utilizzare immobili ad uso commerciale vuoti, ad esempio negozi sfitti da tempo, come piccole perle luminose e visibili che facciano da richiamo alla Cittadella dell’Innovazione Sostenibile tramite start up collegate al nucleo centrale».

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