Economia

Gussalli Beretta: «Cittadella e Hydrogen Valley, ora Brescia guardi all’Europa»

Il presidente di Confindustria Brescia lancia l’appello anche in vista delle elezioni europee del 2024
Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia
Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia
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«L’Europa è il nostro presente e il nostro futuro». La chiarezza con la quale Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia, tratteggia il rapporto che il tessuto produttivo bresciano deve avere con Bruxelles non lascia spazio a interpretazioni.

«Dall’Europa infatti derivano tutti gli attuali impianti legislativi ed è perciò fondamentale conoscere meglio tutti i meccanismi che la regolano - aggiunge Beretta -. Con Next Generation UE siamo poi arrivati al punto di non ritorno. Il progetto più importante che mai sia stato deciso dalla Commissione. Anche se, non voglio nasconderlo, oggi stiamo faticando a intercettare concretamente i fondi previsti dal Pnrr».

Fondi che sono fondamentali per portare avanti progetti come «la Hydrogen Valley e la Cittadella dell’Innovazione. Su questi temi dobbiamo continuare a impegnarci e far sentire la nostra voce».

Un treno a idrogeno - © www.giornaledibrescia.it
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Dialogare con Bruxelles non è però sempre facile, anche perchè non sempre le istituzioni europee funzionano nel migliore dei modi. «Qualche preoccupazione, di metodo e di contesto, è emersa anche dopo l’ultimo contatto diretto che abbiamo avuto con Bruxelles - spiega il presidente -, risalente a dicembre e che ha visto la vice presidente della Piccola, Benedetta Bergomi, prendere parte al viaggio di una delegazione confindustriale organizzata a livello nazionale».

Difficoltà

Un viaggio che, nonostante alcune difficoltà, testimonia però ancora una volta quanto l’Europa sia il presente e il futuro del tessuto produttivo nostrano. Non a caso Confindustria Brescia insieme a Confindustria Bergamo, ha aderito «alla delegazione confindustriale dell’Ufficio di Bruxelles, di cui facevano già parte Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio, inaugurato nel 2014 - spiega l’imprenditore -. L’Ufficio ha l’obiettivo di sostenere il sistema produttivo dei territori rappresentati nell’intercettare in modo più efficace le occasioni di sviluppo in ambito europeo.

Una presenza fisica e concreta, imprescindibile anche nell’epoca digitale che viviamo, e che verrà potenziata ulteriormente nel prossimo futuro, come annunciato anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi nell’ultimo Consiglio Generale. Avere un canale diretto, a tutti i livelli, è fondamentale».

Ciò anche a fronte di una possibile nuove centralità nell’industria nelle politiche europee, «perchè pur essendoci molti dossier in lavorazione, le tematiche relative allo sviluppo d’impresa, almeno sino al 2024, sono state messe in secondo piano dall’Europa rispetto ad altre questioni: quelle relative a clima, salute e attenzione ai consumatori - sottolinea Beretta -. Inoltre dobbiamo recuperare diversi gap. Ne cito uno, emerso in modo diretto nella visita della Piccola: i ritardi dei pagamenti in Italia. Una situazione critica, con cui ci confrontiamo quotidianamente, che toglie liquidità alle aziende».

Esiste infine un «peccato originale» che riguarda il Bresciano nello specifico l’identificazione in Italia di «Brescia come una provincia in grado “di farcela da sola”, capace di uscire sempre e comunque dalle difficoltà grazie alla sua ricchezza e al suo know -how - conclude Beretta -. Per quanto possa essere vero, non è comunque giusto che venga messa in secondo piano quando si parla di fondi per continuare a crescere».

Altri Paesi

La bandiere dell'Europa e dell'Italia - © www.giornaledibrescia.it
La bandiere dell'Europa e dell'Italia - © www.giornaledibrescia.it

In questa visione fondamentale risulta anche il rapporto con quei territori europei maggiormente vocati alla manifattura e con cui il Bresciano vanta i maggiori rapporti commerciali.

«È inevitabile pensare alla Germania e ad alcuni dei maggiori land, quali ad esempio il Baden-Württemberg, e come comparto in particolar modo all’automotive. Al momento stiamo tuttavia procedendo per gradi, concentrandoci sul nostro territorio e lavorando di concerto con le altre 13 associazioni di categoria presenti a Brescia - conclude Beretta -. Con queste realtà abbiamo preparato un pacchetto di proposte condivise in occasione delle elezioni politiche italiane dello scorso settembre. Potrebbe essere un modello replicabile anche verso l’Europa in vista delle elezioni del 2024».

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