Economia

Beretta chiude un 2022 da record: il fatturato supera i 310 milioni (+23,7%)

L'Italia è tornata a essere un grande mercato, tra i progetti pilota in cantiere anche il metaverso e i videogiochi
Il logo della Beretta - © www.giornaledibrescia.it
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La Fabbrica d'Armi Pietro Beretta, quasi 500 anni di storia, parte oggi del gruppo multinazionale Beretta Holding, chiude un 2022 da record per fatturato centrando gli obiettivi che si era posta, superando i 310 milioni di euro (+23,7% circa).

«Sono risultati importanti non solo dal punto di vista economico e finanziario, ma anche per i progetti che abbiamo realizzato e su cui abbiamo investito» dalla transizione ecologica al digitale e al 4.0 commenta il presidente e ceo Franco Gussalli Beretta.

Il ritorno del mercato italiano

«L'obiettivo che avevamo era di superare i 300 milioni, bisognava cercare di convergere energie, investimenti e persone su questo. I mercati sono andati bene, una sfida difficile ma non è sufficiente avere richiesta, è fondamentale organizzarsi» e il risultato ha dato ragione a lui e alla squadra del direttore generale Carlo Ferlito.

«L'Italia - precisa focalizzando l'attenzione sul settore civile, quello venatorio e sportivo - è tornata ad essere un grande mercato, eravamo scesi a 12-13 milioni di ricavi e ora abbiamo chiuso il 2022 con 21 milioni di euro di fatturato» a cui, in fase di bilancio (ancora non certificato dal cda) andranno aggiunti i ricavi del settore militare.

Gli effetti del costo dell’energia

Fabbrica d'armi ha dovuto fare i conti, pesantemente, con la crisi energetica: «Il costo dell'energia è passato da 2,8 a 9,5 milioni di euro (7,5 milioni elettricità e 2 di gas), sono stati recuperati 700 mila euro grazie agli sgravi fiscali ma l'appesantimento della marginalità è sicuramente importante» sottolinea il ceo senza entrare nei dettagli. A cascata sono aumentati i costi della supply chain: +7% costo dei fornitori, +50% costo materie prime. «Se non fossimo riusciti a realizzare questa grande crescita, lo scenario avrebbe inciso in maniera decisa sul conto economico», invece anche il conto economico è in crescita. «Anche la marginalità - aggiunge il ceo Franco Gussalli Beretta - grazie in parte all'incremento dei prezzi, ai risparmi e a un dollaro positivo annata è molto positiva anche per il risultato economico , ci sono stati bilanciamenti e la squadra saputo ben reagire».

Per il 2023 «ci aspettavamo un rallentamento invece dalle prime sessioni di budget fatte prevediamo un anno in linea con il 2022» aggiunge e il direttore generale Ferlito sottolinea come «gli scenari cambiano di settimana in settimana ma l'obiettivo è consolidare i risultati 2022».

I mercati

«La parte sportiva è la parte determinante per noi come giro d'affari e tutto quello legato al mondo venatorio e del tiro ha dato grandi soddisfazioni sul mercato europeo che ha fatto +50%, non scontato su un cosiddetto mercato maturo» spiega Franco Gussalli Beretta, quindicesima generazione alla guida dell'azienda, con la sedicesima già al suo fianco grazie al figlio Carlo Alberto, oggi responsabile dei progetti digitali. Gli Usa «sono una parte importante e non hanno deluso ma venendo da un anno molto forte il 2022 è stato più stabile» spiega il direttore generale Carlo Ferlito.

Sono inoltre già stati fatti i primi passi per l'integrazione dal punto di vista societario di Ammotec «ma non siamo ancora operativi, lo saremo nel primo semestre, parte dei risultati li avremo nel 2023 e alla fine dell'anno sarà più chiaro che risultati potremo avere dall'integrazione» che in Italia, si stima, «potrebbe portare a una crescita del 20-30 per cento».

Progetti e investimenti

Ma «non c'è crescita senza investimenti - ricorda il presidente - nel 2022 sono stati 16 milioni (di cui 9,5 milioni per macchinari industriali, 2,5 milioni in progetti digitali, e altri puntati sul 4.0); nel 2023 saranno 13 milioni con 6 milioni per nuovi macchinari industriali, 2,5 milioni per progetti digitali al servizio del cliente e 2,5 milioni per lo sviluppo di nuovi prodotti».

E servizi, tra i progetti pilota in cantiere, anticipa Carlo Gussalli Beretta «stiamo esplorando settori come il metaverso e i videogiochi».

Nel digitale i progetti di punta sono Industria 4.0 (con 14 nuovi impianti di nuova generazione per far fronte all'aumento dei volumi) e Precision, una piattaforma che collega l'azienda, i distributori, le armerie e i clienti; non ultimi gli investimenti in cybersecurity anche allargata, con un progetto finanziato dalla Regione Lombardia che coinvolge la filiera e i fornitori.

Intanto Ferlino è al lavoro sul nuovo piano industriale: «la nostra aspettativa è di continuare a crescere e ci sono tutti i presupposti per raggiungere nel 2026 i 500 anni in salute».

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