Cultura

Leggere favole ai bimbi? Meglio il vecchio libro dell'e-book

Il perché lo spiega uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics: il supporto «fisico» favorisce l'interazione genitori-figli
Un bimbo alle prese con i libri - © www.giornaledibrescia.it
Un bimbo alle prese con i libri - © www.giornaledibrescia.it
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Quando si tratta di leggere favole ai propri figli il «vecchio» libro di carta è meglio dell'e-book. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Pediatrics, secondo cui la qualità dell'interazione genitori-figli è più alta se si usa un supporto «fisico». 

La ricerca dell'università del Michigan ha coinvolto 37 coppie genitore-figlio, che dovevano leggere storie (cosa che di per sé favorisce lo sviluppo del linguaggio) su tre differenti formati, un libro «classico», un e-book «semplice» e una versione più evoluta con suoni e animazioni. Con le versioni elettroniche, scrivono gli autori, non solo c'è meno interazione ma i genitori tendono a parlare meno della storia e di più della tecnologia in sè.

Questa diversa esperienza, sottolinea Tiffany Munzer, uno degli autori, può avere ripercussioni sulle capacità del bambino. «Le differenze possono sembrare minime, ma hanno un ruolo nello sviluppo corretto - spiega -. I genitori possono interrompersi a metà di una storia e chiedere "come fa l'anatra", o mettere in relazione una parte della storia con qualche esperienza già fatta dal bambino, ad esempio commentando "ricordi quando siamo andati in spiaggia". Queste pratiche, così come sollecitare commenti e domande che vanno al di là del contenuto, promuovono il linguaggio espressivo del bimbo, il suo coinvolgimento e l'apprendimento».

Questo non avviene, continua l'esperta, se si usano i libri elettronici. E i genitori tendono a fare meno commenti e domande.

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