Bossolà, biscotto, persicata e pirlo: Brescia ha quattro nuovi prodotti De.Co.

Cosa ci fanno bossolà, biscotto bresciano, persicata e pirlo, insieme, un giovedì mattina di gennaio, su un tavolo di Palazzo Loggia? Sono i nuovi prodotti De.Co. di Brescia. Nuovi e unici in quanto il regolamento che ha dato il via a questa operazione di marketing territoriale ha soltanto pochi mesi.

A presentarli, oggi, appunto, in Comune, c’erano la sindaca Laura Castelletti e due membri della commissione che ha valutato i prodotti: il maestro Iginio Massari e il barman Ampelio Zecchini. Da Castelletti è arrivato l’invito a formulare nuove proposte che vadano ad arricchire il registro locale della Denominazione Culturale. Perché con i prodotti De.Co. «vendiamo il territorio, portiamo turismo», ha sottolineato il pasticciere.

Se bossolà, biscotto e pirlo non hanno bisogno di presentazioni, non è così per la persicata, un dolce a base di pesche e zucchero che «una volta si faceva con le pesche di Collebeato-Concesio raccolte a metà settembre - ha ricordato il maestro -. Era stracotta e appiccicosa, ma ora si può fare con tecniche rinnovate affinché catturi l’attenzione di chi la mangia». In pochi a Brescia la producono. La speranza è che il loro numero aumenti.

Chi realizzerà questi prodotti nel rispetto del disciplinare potrà utilizzare il logo creato dalle studentesse dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia. Un logo che racchiude tre elementi caratteristici della De.Co.: orgoglio locale, autenticità e sostenibilità.

Nel complesso sono oltre una settantina i prodotti enogastronomici nella nostra provincia che hanno ottenuto la «Denominazione Comunale di Origine», riconoscimento che ha lo scopo di certificare la qualità di alcuni prodotti tipici locali. Valli, laghi, pianura e ora anche la città: sapore e tradizione permeano tutto il territori: qui trovate la mappa con tutte le eccellenze.

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