I rifugi bresciani si preparano al Ferragosto tra sapori e salute

In totale sono 44 e sono pronti ad accogliere gli escursionisti da tutta Italia. Il calendario è ricco di appuntamenti ed esperienze
Lo spettacolo dell'arcobaleno visto da un rifugio - © www.giornaledibrescia.it
Lo spettacolo dell'arcobaleno visto da un rifugio - © www.giornaledibrescia.it
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In un’estate che, in montagna, ha offerto un po’ di tutto, con giornate caldissime, che hanno superato i trenta gradi, e altre fredde, durante le quali sulle cime si è vista pure la neve anche a inizio d’agosto, i rifugi sono sempre meta di tanti escursionisti. Le strutture in quota della Valcamonica hanno un po’ segnato il passo nelle ultime settimane, quando si sono contate più giornate di pioggia, ma ora sono pronte al riscatto, nel periodo clou della stagione.

L’esodo

Molti turisti hanno già raggiunto, o lo stanno facendo in queste ore, le località di villeggiatura, a partire dall’alta Valle passando per Borno, Montecampione, la Valsaviore e tutte le altre. Gli scarponi e le racchette sono usciti dagli armadi ed è ora di incamminarsi sui sentieri. Nei 44 rifugi bresciani, tutti operativi, cucine, camerate e punti informazioni sono a disposizione. E ricco è il calendario di esperienze ed eventi che, ciascuna struttura per la propria sfumatura, offre.

Uno dei sentieri in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei sentieri in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it

Due i «cicli» che stanno attraversando gran parte dei punti di accoglienza: «Rifugi in rosa», iniziativa al femminile per sensibilizzare le donne sui temi della salute e della prevenzione, e «Sapori di Vallecamonica», promosso dai consorzi per la tutela del formaggio Silter dei Vini Igt Vallecamonica per far scoprire i prodotti di qualità certificati e conoscere le aziende che li realizzano.

Gli appuntamenti

I prossimi appuntamenti saranno il 10 agosto al Tita Secchi al lago della Vacca, con la pasta ribelle a base di pomodoro, salsiccia e Silter, la cantina Concarena e l’azienda agricola Ducoli Giovanni, il 23 al Lissone in Val Adamè con orzotto con ortiche e Silter, cantina Rodella e azienda Pagaöla. L’ultimo appuntamento di «Rifugi in rosa» sarà invece il 30 al Crocedomini con «Un grande respiro dalle terre alte». C’è poi il concorso «A tavola in rifugio», progetto della rivista Vini&Cucina Bresciana per votare il piatto preferito entro il 30 settembre, ma ogni rifugio, in realtà, propone una serie di iniziative proprie, come quella del 10 agosto al passo dei Campelli, dove dalle 11 ci sarà una degustazione di prodotti tipici.

A fare la differenza, nelle strutture in quota, sono i rifugisti, sempre «con il sorriso pronto e le mani all’opera, sono loro i veri custodi della montagna – afferma Assorifugi Lombardia –. Non solo accolgono chi arriva dopo una camminata, ma sanno offrire ospitalità sincera, calore umano e piatti con prodotti del territorio. Sono elettricisti, cuochi, idraulici, falegnami, custodi e molto di più in una sola figura. Professionisti che lavorano con passione per proteggere l’ambiente, aiutare in caso di necessità e rendere speciale ogni sosta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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