Si apre il match dei sottosegretari: Casasco in pole per l’Economia

C’è una lista degli «sgraditi», ma FdI raccoglierà i desiderata e sceglierà in base ai profili: chance anche per Bordonali
Maurizio Casasco, Forza Italia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Maurizio Casasco, Forza Italia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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No logiche di compensazione, no logiche territoriali, sì profili e ambiti di competenza. E una certezza: «Decide lei». Ora che Giorgia Meloni e la sua squadra hanno giurato al Quirinale, inizia il match del sottogoverno: sottosegretari e soprattutto presidenti di commissione, un ruolo - quest’ultimo - che diventa molto più strategico di quanto non fosse in passato dati i numeri risicati dei parlamentari (specie al Senato) rispetto alle precedenti legislature. E in questa partita uno spazio potrebbe esserci anche per qualche volto bresciano.

Il metodo

Innanzitutto di quante posizioni stiamo parlando? Complessivamente i componenti del governo devono essere per legge al massimo 65 (inclusi i ministri senza portafoglio, i viceministri e i sottosegretari di Stato). Considerando i 24 dicasteri assegnati e aggiungendo la nomina come sottosegretario alla presidenza del Consiglio già affidata ad Alfredo Mantovano, le carte che restano da giocare sono una quarantina. Non poche. È proprio attraverso questi posti strategici che Forza Italia punta a compensare i pesi di governo, ma - stando ai rumors romani - «non è affatto detto che ci riesca» fanno trapelare dal gruppo di Fratelli d’Italia, chiaro segno che gli scogli politici (o, meglio, partitici) da superare nei prossimi giorni non saranno pochi. Quale il metodo? Nelle mani di Meloni non c’è una sua personale lista dei papabili, ce n’è una contraria: un elenco di profili «sgraditi». Per il resto, saranno i partiti della coalizione a fornire una rosa di nomi alla premier, che «valuterà in base ad esperienza, competenza e fiducia» fa trapelare chi le è vicino. C’è un altro aspetto: la gran parte dei nomi potrebbero essere pescati dalla Camera o all’esterno del parlamento per non depauperare ulteriormente il Senato, dove i numeri sono sul filo del rasoio.

Simona Bordonali
Simona Bordonali

I nomi

Ad ogni modo in FdI aspettano che l’esecutivo centri, questa settimana, la fiducia alle Camere per aprire il sipario del secondo round delle nomine. Anche se qualche indiscrezione inizia a trapelare. Nella platea parlamentare bresciana, ad avere maggiori chance di salire sullo scanno del sottosegretariato è l’on. Maurizio Casasco (Forza Italia), il cui nome figura tra le pochissime «quasi certezze» per dirla con le parole di chi sta a Roma in pianta stabile. Il dicastero di riferimento dovrebbe essere il Mef, dove Casasco affiancherebbe Maurizio Leo e Luca Freni. Nell’elenco timbrato Lega - quello che Matteo Salvini consegnerà a Meloni - c’è anche il nome dell’on. Simona Bordonali, che nel frattempo è stata rinominata delegata d’aula e membro della Giunta per il Regolamento, che si riunirà già mercoledì per definire alla svelta l’adeguamento delle Commissioni alla Camera a fronte del taglio dei parlamentari. L’orientamento è quello di mantenerle intatte nel merito, ma di ridimensionare il numero di deputati che andranno a comporre gli organismi.

Stefano Borghesi
Stefano Borghesi

Sempre in casa Lega potrebbero giocarsela il senatore Stefano Borghesi (anche se la rosa dei concorrenti sarebbe lunga) e, con qualche probabilità in più, l’on. Paolo Formentini sugli Esteri. La rosa dei bresciani in pole per un posto da sottosegretario finirebbe qui, ad oggi. Ma tutto è ancora in divenire. Vanno capiti gli incastri alle presidenze di commissione, altrettanto strategiche per far viaggiare veloci i provvedimenti. In questo ambito più di qualche probabilità potrebbe averla l’on. Cristina Almici (Fdi), mentre il senatore Adriano Paroli (Fi) è stato confermato sia nella Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sia nel Comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa (ancora per sei mesi siederà inoltre nella derogata delegazione parlamentare Nato).

Maria Stella Gelmini - Foto Fabio Frustaci per Ansa © www.giornaledibrescia.it
Maria Stella Gelmini - Foto Fabio Frustaci per Ansa © www.giornaledibrescia.it

E se l’ex ministro Mariastella Gelmini è stata nominata vicecapogruppo di Azione al Senato, per quanto riguarda i ruoli nelle Commissioni le opposizioni non hanno ancora definito i propri schemi. «Gli incontri - conferma Gian Antonio Girelli (Pd) - cominceranno questa settimana». Settimana che riserverà sorprese.

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