Rispetto dell’ambiente e crescita economica: a Futura Expo sfila il «modello Brescia»

Al Brixia Forum da domenica a martedì 107 stand, 100 eventi ed esperienze tecnologiche accattivanti. Ingresso gratuito
LA SOSTENIBILITA' VA IN FIERA
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Ammirare la Terra dallo spazio come un astronauta, vivere sulla propria pelle i cambiamenti del clima, fare un’escursione virtuale in e-bike sulle colline della Franciacorta, chiacchierare con Pepper, il robot dotato di intelligenza artificiale messo a disposizione da Intesa San Paolo, provare un’auto elettrica a guida autonoma presentata da Streparava, vedere lo chef tristellato Loris Caporizzi preparare piatti bresciani con farine di... insetti.

E ancora: ascoltare il discorso dello scrittore Alessandro Baricco sulla comunicazione efficace o sentire il fisico Roberto Battiston parlare di nuove tecnologie e nuove fonti energetiche capaci di cambiare il nostro modo di vivere. Questo e altro ancora è Futura Expo, l’esposizione promossa da Camera di Commercio e ProBrixia con il contributo di quattro main sponsor (A2A, Confindustria Brescia, Fondazione Una e Intesa San Paolo) e delle istituzioni, che dà appuntamento a tutti (famiglie, professionisti, studenti, curiosi, esperti...) al Brixia Forum da domenica a martedì, dalle 8.30 alle 19.30, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito Futura-brescia.it.

Per le famiglie

Per Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio, sarà un’opportunità per dimostrare che esiste un modello bresciano che coniuga crescita economica e rispetto dell’ambiente: «Futura Expo sarà l’occasione per valorizzare l’impegno delle imprese e delle istituzioni, per toccare con mano la sostenibilità, per offrire un’immagine di Brescia diversa da quella di un territorio manifatturiero poco rispettoso dell’ambiente e per far sì che la nostra provincia diventi un punto di riferimento green a livello nazionale». Come? «Racconteremo la sostenibilità ricorrendo all’intrattenimento e all’interattività», è la promessa di Ludovico Monforte, project manager di Futura Expo.

In numeri: 107 espositori (aziende e istituzioni) e oltre cento incontri con 400 speaker. Il tutto per consentire al pubblico di affrontare da protagonista, in un modo a tratti giocoso e a tratti tecnico, argomenti che spaziano dall’enogastronomia al turismo, dalla finanza alla mobilità, dalla moda alla digitalizzazione, dalla crisi idrica al lavoro per i giovani. Con un focus trasversale sulla sostenibilità.

Ci sarà quindi l’occasione per ascoltare una lezione di cibo sostenibile tenuta da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, si potrà gustare il caffè SOSpeso preparato con la caffettiera (in alluminio riciclato) più grande del mondo, ci sarà modo di incontrare il coach e formatore comportamentale Paolo Manocchi, si incontreranno gli economisti Jeffrey Sachs e Angelo Riccaboni e si potrà indossare il casco che, ricorrendo alla neuroscienza, aiuta a comprendere cosa accade nel cervello degustando un cibo. Questo e altro ancora per offrire a tutti l’opportunità di scoprire le soluzioni innovative che il sistema Brescia sta mettendo in atto per affrontare da protagonista la transazione ecologica verso un futuro sempre più green.

Si svolgerà proprio in questi giorni inoltre Smart Future Academy, il progetto pensato per informare e orientare i giovani in vista delle scelte formative e lavorative.

«Inalberiamoci»

Futura Expo è destinata a offrire esempi, a smuovere coscienze e a lanciare progetti concreti come «Inalberiamoci», che vede tra i propri partner Giornale di Brescia, Confcooperative, Loggia, Ersaf e Regione: gli organizzatori della manifestazione doneranno alla città mille alberi a nome delle aziende partecipanti e inviteranno cittadine e aziende a seguire il loro esempio affinché il progetto si estenda. A tale scopo verrà attivata una piattaforma on line attraverso la quale tutti potranno offrire il proprio contributo.

Il patto «Brescia 2050»

Infine, sempre nell’ottica di lasciare un segno concreto nel presente, le aziende potranno sottoscrivere il «Patto per la sostenibilità - Brescia 2050» che, come spiega Saccone, «le impegna a mappare le proprie emissioni, a immaginare azioni per azzerarle, a mettere in atto progetti concreti in tal senso e a neutralizzare entro il 2050 qualsiasi residua emissione tramite compensazioni aggiuntive». A decine l’hanno già firmato: è il modello Brescia che sfila a Futura Expo.

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