Risiko delle caserme, il piano: «Alla Randaccio la sede dell’Agenzia delle Entrate»

Accordo Loggia-Demanio per recuperare l’immobile di via Lupi di Toscana: lavori al via nel 2024
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RANDACCIO: ARRIVANO LE ENTRATE
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La Randaccio potrebbe presto seguire il «modello» Papa. Come la gigantesca area tra via Franchi e via Oberdan, anche l’ex caserma di via Lupi di Toscana potrebbe infatti essere recuperata dal Demanio e diventare sede di funzioni statali ora ospitate in immobili in affitto. Se la Papa diventerà una sorta di «cittadella dei servizi», concentrando lì le sedi di Motorizzazione, Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza, la Randaccio diventerà la nuova sede dell’Agenzia delle Entrate che, negli ultimi anni, ha traslocato più volte, fino all’approdo in via Sorbanella. Ora l’ipotesi progettuale è un ritorno in centro storico.

Via Lupi di Toscana

Un’idea illustrata nelle scorse settimane al sindaco Emilio Del Bono e all’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni dal direttore dell’Agenzia del Demanio della Lombardia Massimilano Iannelli. Un incontro definito «proficuo» che è servito per fare il punto sul recupero delle ex caserme cittadine, partendo proprio dalla novità Randaccio. L’ex caserma all’angolo del Carmine è stata dismessa nel 2007. Oggi ospita gli uffici immigrazione della Prefettura, la stazione San Faustino dei Carabinieri e alcuni magazzini della Loggia. Ma è in gran parte vuota. Nel 2011 l’Amministrazione Paroli voleva farne un campus universitario, progetto per il quale aveva ottenuto un contributo di 13 milioni. Ma poi l’operazione si è arenata, anche per il cambio di guida in Loggia.

L'ingresso della caserma Randaccio in via Tartaglia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso della caserma Randaccio in via Tartaglia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it

Negli ultimi anni si era ipotizzato di concentrare alla Randaccio tutti gli uffici della Prefettura sparpagliati sul territorio, lasciando in Broletto solo la sede di rappresentanza. Ora il Demanio ha virato sulla nuova sede unica dell’Agenzia delle Entrate. Va detto che dal 1° febbraio 2021 tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Brescia (direzione provinciale, ufficio territoriale, ufficio legale, ufficio atti pubblici) hanno traslocato in via Sorbanella, chiudendo la sede di via Marsala. Adesso però il Demanio intende riportare lì vicino le Entrate, recuperando la caserma Randaccio ed evitando così di pagare l’affitto per l’immobile di via Sorbanella, di proprietà dell’immobiliare Leon 2005 Srl.

Tempi

Dalla Loggia trapela la «soddisfazione» di Del Bono per l’ipotesi che consentirebbe di recuperare anche l’ultima caserma cittadina, completando per altro la riqualificazione del Carmine. Ci sono anche finanziamenti a cui il Demanio potrebbe attingere destinati proprio a «razionalizzare» le funzioni statali per le quali oggi lo Stato paga un affitto. Siamo però solo ai primi passi. Ora Loggia e Demanio dovranno sottoscrivere un protocollo d’intesa (come per la Papa) per poi avviare la progettazione dell’intervento. Il Demanio pare comunque voler spingere sull’acceleratore. La bozza di progetto coinvolge infatti anche l’area dove da anni vi è il parcheggio multipiano di Brescia Mobilità, su cui la Sovrintendenza ha più volte espresso critiche. Il Demanio ha chiesto di poter tornare in possesso dell’immobile-parcheggio nel 2024, ragion per cui si può ipotizzare, spiegano dalla Loggia, che in quell’anno possano partire i lavori. L’idea progettuale prevede poi che la Randaccio diventi «permeabile» al quartiere, con attraversamenti pedonali e aree a disposizione dei cittadini. Si vedrà.

La caserma Papa

L’incontro è servito anche per fare il punto sulla Papa, ex caserma su cui il Demanio lavora ormai da anni. Il progetto esecutivo è in fase di validazione, passaggio necessario per appaltare i lavori. I cantieri dovrebbero partire a metà 2023 e completarsi nel 2026. Una maxi-operazione da 39 milioni di euro che, oltre a rigenerare una fetta di città, consentirà di risparmiare 1,7 milioni l’anno sugli affitti passivi. Si è accennato anche alla Goito, ma quella caserma è ancora in mano al Demanio Militare: se e quando sarà «disponibile» potrebbe diventare la nuova sede del Comando provinciale dei Carabinieri, oggi in via Tebaldo Brusato, dove lo Stato paga un affitto.

L'ingresso della caserma Papa in via Oberdan - © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso della caserma Papa in via Oberdan - © www.giornaledibrescia.it

La caserma Gnutti e Ottaviani

Ci sono poi le caserme vendute ai privati all’epoca delle cartolarizzazioni. La Gnutti, in pieno centro storico, è stata acquisita dalla famiglia Niboli nel 2010. I lavori per farne residenze di pregio partiranno tra 2023 e 2024. Infine la Ottaviani. L’ex caserma è da pochi mesi in mano alla Heliopolis spa, gruppo specializzato in interventi di rigenerazione urbana che ha già abbozzato un piano di recupero. Nella grande area di via Tartaglia dovrebbero nascere residenze ma anche strutture pubbliche: il polo scolastico del centro storico e un grande parcheggio in struttura, così da sostituire quello alla Randaccio.

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