Come sarà la cittadella servizi all'ex caserma Papa: il progetto

All’interno Guardia di Finanza, Dogane e Motorizzazione: lavori dal 2023, pronta nel 2026. Operazione da 39 milioni
ECCO LA CITTADELLA DEI SERVIZI
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La prima firma risale a 5 anni fa. Al tempo sembrava una mossa da «visionari». Oggi invece la trasformazione dell’ex caserma Achille Papa in un «cittadella dei servizi» è in rampa di lancio. Il progetto definitivo è pronto, nei prossimi giorni sarà firmata la convenzione tra Loggia e Agenzia del Demanio (ieri la giunta comunale ha approvato il testo), i lavori partiranno nel secondo trimestre del 2023 mentre l’apertura è prevista per il 2026.

Nell’enorme fetta di città da 39mila metri quadrati racchiusa tra via Franchi e la tangenziale ovest troveranno posto le nuove sedi del comando provinciale della Guardia di Finanza, la Motorizzazione Civile e l’Agenzia delle Dogane. Un’operazione da 39 milioni di euro che consentirà di «razionalizzare» immobili e funzioni statali: la nuova casa delle tre realtà sarà in un’area demaniale, cosa che consentirà di risparmiare gli attuali tre affitti, una spesa da 1,7 milioni di euro l’anno. «Si tratta di un passaggio storico - spiega il sindaco Emilio Del Bono -. È la prima grande ex caserma pronta ad essere rigenerata e riconvertita».

Il progetto

Era il 13 febbraio 2017 quando Loggia, Agenzia del Demanio e Gdf firmarono il protocollo d’intesa per recuperare la Papa e destinarla a nuova sede della Finanza. Nello sviluppare il progetto è poi emerso che in quegli spazi chiusi dal 2007 c’era posto anche per la Motorizzazione Civile e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tutte realtà oggi ospitate in sedi dove pagano l’affitto a fondi privati. Il Piano attuativo è stato approvato nel luglio 2020, ieri la giunta ha dato il via libera ad alcune modifiche.

  • Ex caserma Papa: lo stato attuale
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In sostanza nella porzione sud dell’ex caserma si sposterà la Guardia di Finanza, ristrutturando l’ex palazzina comando e realizzando un edificio di quattro piani destinato agli alloggi. Saranno preservati la piazza d’armi centrale e l’impianto storico, con grande spazio per il verde. La porzione centrale ospiterà l’Agenzia delle Dogane: una parte dell’ex hangar per i carri armati sarà recuperato e destinato a magazzino. Nella cuspide nord si trasferirà la Motorizzazione Civile. «Questo progetto - ha spiegato l’assessore all’urbanistica Michela Tiboni - si inserisce alla perfezione nella strategia di rigenerazione urbana, pilastro del nostro Pgt».

La strategia

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L’operazione, ha spiegato Marco Pozzoli del Demanio, è interamente finanziata con 39 milioni, 26 solo per i lavori. «Oltre a rigenerare un pezzo di città, consentirà di risparmiare 1,7 milioni l’anno sugli affitti passivi». I progettisti coordinati dall’architetto Vincenzo Corvino hanno sottolineato gli aspetti «green»: alberi e verde sul 30% della superficie, edifici «Nzeb», vale a dire a consumi energetici quasi zero, con impianti fotovoltaici in grado di produrre 120mila kW l’anno.

La rotonda che sorgerà in via Franchi a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
La rotonda che sorgerà in via Franchi a Brescia - © www.giornaledibrescia.it

L’operazione porterà in dote alla Loggia piste ciclabili, collegamenti pedonali, riqualificazione di un tratto di via Franchi, con rotatoria, una nuova strada a est dell’ex caserma, il passaggio ciclopedonale tra la Finanza e le Dogane, filari alberati, attraversamenti pedonali protetti. Non solo. Il sindaco Del Bono ha ricordato come quest’operazione viaggi in parallelo per il recupero dell’area Maf Logistic, ben 100mila metri quadrati: domani si fermerà la convenzione e nell’arco di un anno nasceranno due strutture per la logistica e la distribuzione delle merci in città con mezzi elettrici, mentre la porzione ovest sarà destinata a servizi.

Un progetto che genererà altre opere pubbliche per «ricucire» questa fetta di città con i quartieri. In tutto lavori per 2,2 milioni di euro. Il sindaco ha poi sottolineato l’importanza della «pianificazione» e del «lavoro di squadra» per il successo dell’operazione Papa. «Un’operazione importante per rigenerare le ex aree demaniali che mi auguro possa continuare».

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