Ospitalità, ai profughi ucraini un aiuto di 900 euro

A chi chiede la protezione temporanea 300 euro per tre mesi. Contributi giornalieri al Terzo Settore
Oltre quattro milioni di persone sono dovute scappare dall’Ucraina
Oltre quattro milioni di persone sono dovute scappare dall’Ucraina
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I profughi di guerra ucraini hanno una tutela immediata e temporanea. Un’accoglienza che, in base alla protezione prevista dal decreto del governo, durerà un anno, prorogabile di altri sei mesi, fino ad un massimo di un altro anno. A queste persone, circa cinquemila in tutto finora quelle arrivate nel Bresciano, viene rilasciato un permesso di soggiorno dalla questura ed avranno accesso al Servizio sanitario nazionale esattamente come i cittadini italiani. Come richiedere i fondi. Nei prossimi giorni verrà pubblicato sul sito della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) l’avviso per l’accoglienza nel nostro Paese dei profughi che hanno lasciato l’Ucraina dopo il 24 febbraio, giorno di invasione del Paese da parte della Russia.

L'accoglienza

L’avviso è rivolto a enti del Terzo Settore, Centri di servizio per il volontariato e altre associazioni che volessero entrare nel sistema dell’accoglienza diffusa sul territorio e ottenere i fondi per l’ospitalità già previsti per l’accoglienza dei migranti (si parla di 33 euro per ogni persona accolta). I profughi ucraini sono, o potranno, essere ospitati da organizzazioni del Terzo Settore che dovranno comunicare la loro proposta di accoglienza attraverso la piattaforma online della Protezione Civile. Devono specificare quante persone possono ospitare, in strutture proprie o messe a disposizione da privati, a patto di garantire alcune condizioni che rispettino standard di accoglienza e la fornitura di servizi aggiuntivi come i corsi di lingua.

Le realtà del Terzo Settore devono avere una fideiussione bancaria per accedere ad anticipazioni di fondi pubblici che consentano di accelerare il processo di accoglienza (è specificato nell’ordinanza che fino a quando il sistema non sarà operativo l’ospitalità è gratuita). La straordinarietà dell’emergenza prevede formule differenti rispetto alle modalità di accoglienza finora conosciute. Tra queste, anche l’accordo di collaborazione con il Comune di riferimento per ogni progetto declinato da una organizzazione o da una realtà del Terzo Settore. 

Il terzo settore 

Agli enti che faranno manifestazione di interesse attraverso la piattaforma pubblicata sul sito della Protezione Civile sarà dunque assegnato il contributo di 33 euro a persona che comprenderà una quota per le famiglie o le strutture che accolgono, una quota per il rifugiato e una terza quota per coprire le spese dell’organizzazione. L’assistenza è a titolo gratuito fino a quando il sistema sarà operativo. Non è previsto un contributo diretto per le famiglie che ospitano dei profughi. Sarà il profugo a decidere come eventualmente rimborsare chi lo ha accolto. Il contributo, infatti, riguarda comunque solo chi accoglie i profughi tramite le associazioni o gli enti che avranno aderito all’avviso della Protezione Civile. Ed è contributo viene elargito direttamente a tali enti o associazioni. Le famiglie che vogliono accogliere persone fuggite dall’Ucraina in guerra inserendosi nei progetti del Terzo Settore devono contattare una organizzazione e seguire il percorso che verrà loro indicato.

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Aiuto economico 

L’ordinanza 881 del Dipartimento della Protezione civile del 29 marzo prevede che i profughi ucraini che hanno trovato una sistemazione autonoma (dunque, che non sono ospiti di strutture di enti del terzo settore o associazioni) e che hanno richiesto in questura la protezione temporanea prevista in sede di Unione europea per l’emergenza profughi ucraini riceveranno un contributo di 300 euro mensili per un massimo di tre mesi, più 150 euro al mese per ogni figlio minorenne, sempre per un periodo di tre mesi a decorrere dalla data di ingresso in Italia e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2022. Chi beneficia del contributo di 300 euro mensili, può continuare a riceverlo per un periodo massimo di due mesi anche se ha iniziato a lavorare. Chi ha diritto al contributo può presentare domanda attraverso la piattaforma informatica della Protezione Civile che sarà online a breve. 

I minori

I minori non accompagnati, ovvero che giungono nel nostro Paese senza almeno un genitore o un adulto legalmente responsabile, devono essere segnalati alla polizia e il Tribunale per i minorenni deve assegnare loro un tutore legale. Non sono bambini adottabili. Nel Bresciano, in base ai dati ufficiali diffusi dalla Regione, non sono stati segnalati minori non accompagnati. Ce ne sono ufficialmente 123, tutti nel milanese.

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