«Flussi d'arte» all'Accademia SantaGiulia: l'incontro con Andriani dell'Adi

Mercoledì 26 aprile dalle 17 alle 18.30 partecipa all'appuntamento in Accademia, disponibile anche in diretta streaming sul sito del GdB
FLUSSI D'ARTE ALL'HDEMIA
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Nei primi due appuntamenti si è parlato del senso della didattica per l'arte e poi delle sfide del museo contemporaneo, oggi, mercoledì 26 aprile, il tema è graphic e interior design (comunicazione grafica visiva e progettazione degli spazi interni, ndr). «Design skyline» è infatti il titolo del terzo incontro della rassegna «Flussi d'arte: i mercoledì di Accademia SantaGiulia per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023». Spaziando dalle arti visive alle nuove tecnologie dell'arte, dalla grafica all'interior design, passando per la scenografia fino alla valorizzazione del patrimonio artistico: ogni settimana viene analizzato un argomento alla presenza di un ospite (diverso per ogni appuntamento), professionista e competente in materia.

«Flussi d'arte» è un'iniziativa dell'Accademia SantaGiulia, che attraverso incontri gratuiti e aperti al pubblico, all'interno dell’aula magna della sede di via Tommaseo 49 a Brescia, vuole far conoscere e sperimentare il patrimonio culturale dell'accademia.

L'incontro di mercoledì 26 aprile, dalle 17

Dopo l'incontro del 12 aprile con Ludovico Solima e quello del 29 marzo con Carlo Tamanini, oggi la protagonista è Antonella Andriani, designer e vice presidente presso Adi (Associazione per il Disegno Industriale). L'incontro sarà visibile anche in streaming nel video qui sotto oppure sul canale YouTube dell’Accademia.

Chi interviene

Oltre all'ospite Antonella Andriani, intervengono all'incontro anche Massimo Tantardini, capo dipartimento di Arti Visive e coordinatore della Scuola di grafica e comunicazione, e Michele Scarpellini, coordinatore della Scuola di interior design.

A seguire, dalle 19 alle 20.30, si terrà l'inaugurazione dell'itinerario «Vedere è credere?»: installazioni e connessioni percettive e visive realizzate dai docenti e dagli studenti, dentro e fuori l'Accademia. L’isolato che ospita l’edificio sede dell’Accademia, e alcuni spazi interni dell’Accademia, saranno connotati da un segno grafico e da una dominante cromatica immaginata e progettata per trasformare la conformazione urbana in una sorta di spettacolo della visione, di cornice concettuale, in grado di far percepire alle persone che questa porzione di spazio è collocata nel quartiere che si caratterizza per una vocazione al design district.

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