Ascensore in Castello: «Il ministro Sangiuliano ci dica cosa pensa del progetto»

Presentata un'interrogazione al titolare del dicastero della Cultura dall’onorevole Dori di Europa Verde
Il progetto dell'ascensore andrebbe alla Fossa alla Locomotiva - © www.giornaledibrescia.it
Il progetto dell'ascensore andrebbe alla Fossa alla Locomotiva - © www.giornaledibrescia.it
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«Quali iniziative intende porre in essere al fine di tutelare e conservare il Castello di Brescia, evitando che il progetto dell’ascensore possa compromettere un bene architettonico di grande rilevanza storico-artistica»: questo chiede l’on. Devis Dori al ministro della Cultura.

Il parlamentare bergamasco di Europa Verde - Verdi, nella sua interrogazione a risposta scritta, fa un’ampia premessa nella quale ricorda l’iter dell’ultimo anno: «il 3 settembre 2021 - scrive - il Comune di Brescia ha presentato un progetto per l’accesso meccanizzato al Castello di Brescia mediante un ascensore e il consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare e il piano economico. Il percorso, lungo 112 metri, collegherebbe l’area tra il parcheggio di Fossa Bagni e il piazzale della Locomotiva - continua - mediante lo sventramento di una parte della collina».

Dori passa all’attacco ricordando il ruolo fondamentale di Brescia e Bergamo nel 2023: «avranno il titolo di Capitale italiana della Cultura e i predetti lavori relativi all’ascensore si svolgerebbero durante tale anno comportando anche la presenza di numerosi cantieri in loco a danno della fruibilità dello stesso». Non solo: paventa conseguenze per la sicurezza e la stabilità del maniero: «il progetto ha destato la preoccupazione in quanto presenta forti criticità, tra cui i rischi per la stabilità delle mura storiche interessate e un rapporto costi/benefici negativo: la realizzazione dell’ascensore comporterebbe, infatti, una spesa quantificata in circa 5 milioni di euro, tra fondi pubblici regionali e comunali, oltre a un costo di gestione annuo stimato in 160mila euro a carico dei bilanci del trasporto pubblico locale. Di contro, non è quantificabile alcun beneficio in termini di miglioramento della mobilità».

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Come alternativa Dori propone un piccolo parco di Bus navette elettriche utilizzabile anche da persone con disabilità: «Il parco di Bus navette elettriche prevede, rispetto ai 5 milioni di euro previsti per l’ascensore, un investimento notevolmente più ridotto e quindi un minore impatto sulle risorse pubbliche; il servizio sarebbe prenotabile a pagamento e utilizzabile anche per i percorsi del Parco delle Colline di Brescia che coinvolge altri comuni confinanti con la città». In chiusura cita le parole del sottogretario Sgarbi:«Mi piace poco, sono sicuro che non lo faremo, a naso io direi di no: l’ascensore-funivia mi pare un’idea illogica». Stiamo a vedere cosa risponderà Sangiuliano.

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