Al Villaggio Violino il Centro servizi è pronto a ospitare anziani e non solo

Ecco la Comunità alloggio sociale e bilocali per un totale di posti fino a 26, realizzati da Fondazione Casa di Dio
Pronta la nuova C.a.s.a. al Violino
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Quando si è anziani si sente il bisogno di essere protetti. Un po’ come accade ai bambini, soprattutto se molto piccoli. Ebbene, a queste due importanti età della vita ha pensato Fondazione Casa di Dio quando ha deciso di realizzare un nuovo Centro servizi al Villaggio Violino. Il complesso, a quindici mesi dall’inizio dei lavori, è ora completato. Mancano gli arredi, questione di giorni. Poi, via libera alle adesioni per la Comunità alloggio sociale per dodici anziani autosufficienti, ai sette alloggi per anziani e al Centro diurno, lo stesso in cui è previsto un incontro tra generazioni, punto di riferimento per giovani genitori e bambini da zero a tre anni, prima dell’età per la scuola dell’infanzia.

Insomma, servizi che mirano a rendere meno isolato lo storico quartiere che si fregia di essere stato il primo villaggio Marcolini realizzato a Brescia.

La prima impressione che si ha, nel vedere l’edificio - 1735 metri quadrati distribuiti su due piani su una superficie complessiva di 3.700 metri quadrati, incluse aree versi esterne e parcheggi riservati - è che quella protezione necessaria alle generazioni agli antipodi dell’esistenza si declina in modo più ottimale se viene garantita in spazi accoglienti, luminosi, belli. Questo nella convinzione che essere circondati di bellezza aiuta a vivere meglio.

L’anteprima

A fare da cicerone nella visita al nuovo Centro servizi intitolato a Maria Zanoni Cavallaro, una figura storica del Villaggio, ricordata per la sua fede granitica, per la sua disponibilità verso gli altri, per il suo saper evangelicamente donare in mondo disinteressato, ieri sono stati alcuni esponenti di Fondazione Casa di Dio: la presidente Irene Marchina, la direttrice Stefania Mosconi e il coordinatore della Comunità alloggio sociale per anziani dottor Manuel Andreoli. Con loro, l’assessore ai Servizi sociali del Comune, Marco Fenaroli, l’architetto Roberto Arpini e il geometra Giansandro Fara.

La progettazione e la direzione dei lavori è stata infatti affidata allo Studio Architettura Arpini di Montichiari, mentre l’esecuzione è stata effettuata dall’impresa Girelli Costruzioni di Roncadelle. Un intervento che alla Fondazione è costato cinque milioni di euro, arredi inclusi.

Alloggi per anziani

Sono sette bilocali (tre a piano terra e quattro al primo piano con ascensore) di circa 60 metri quadrati ciascuno composti da zona giorno con angoli cucina e soggiorno, bagno e camera da letto. La retta base comprende: utenze domestiche, telefono, pulizie ordinarie una volta alla settimana, fornitura settimanale di biancheria letto, bagno e tovagliato, partecipazione ad attività di animazione organizzate dal Centro aperto e nella Comunità alloggio che si trovano nello stesso complesso, uso degli spazi comuni e servizio di emergenza su chiamata tramite «Beghelli» collegato al personale di assistenza presente h24 nella Comunità.

I costi: retta base di mille euro al mese per una persona, 1.350 euro due persone; con il pranzo: 1.150 una persona, 1.650 due persone; con pranzo e cena: 1.270 una persona, 1.890 due persone.

La Comunità

Al primo piano, la Comunità è composta da undici stanze singole e una stanza doppia, tutte con bagno. In comune il soggiorno, la sala da pranzo, la terrazza coperta, giardino e porticato. Nella comunità, che è di tipo sociale e non sanitario, sarà presente personale generico di assistenza 24 ore al giorno, un ausiliario socio-assistenziale o operatore sociosanitario per sei ore al giorno con incarico di referente della comunità. Le dodici persone che vivranno nella comunità continueranno ad avere il loro medico di medicina generale. La camera singola costa 56 euro al giorno e quella doppia 51 euro. 

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