Polaveno, perizia psichiatrica per i fratelli che accoltellarono la sorella

Capire le loro condizioni mentali al momento del fatto. Ma anche la loro maturità in base all’età anagrafica. Su questo vuole fare luce la perizia psichiatrica voluta dalla Procura di Brescia nei confronti dei due fratelli ancora minorenni, residenti a Polaveno, arrestati a febbraio scorso con l’accusa di tentato omicidio della sorella di 22 anni, colpita nel sonno con un’ascia e un coltello.
La Procura ha fissato l’incidente probatorio e il prossimo 3 ottobre è previsto il confronto tra consulenti in aula: da una parte gli psichiatri nominati dal tribunale, Sara Micheli e Gaia Trombini, e dall’altra Laura Iozzino, consulente della difesa. «Si individuino la genesi e le motivazioni che hanno portato a commettere il reato e valutare se per immaturità o problemi psichiatrici, i due indagati erano incapaci di intendere e volere al momento del fatto» è il quesito al quale dovranno rispondere gli esperti. Ai medici il tribunale ha anche chiesto di indicare «i percorsi rieducativi necessari» che i due giovani dovranno intraprendere.
Il dialogo ritrovato
Entrambi al momento si trovano in carcere, uno a Firenze e l’altro al Beccaria di Milano. Dalla cella hanno iniziato a riallacciare i rapporti con la sorella con la quale da tempo c’era una pesante conflittualità. Ai ragazzi è stato concesso di parlare in videochiamata con la sorella, le cui condizioni fisiche sono nettamente migliorate dopo un doppio intervento chirurgico alla quale era stata sottoposta per le profonde ferite riportate a gambe, braccia e tronco. «Il fatto dimostra una personalità che non ha alcun rispetto della vita umana anche in presenza di relazioni sentimentali significative» scrisse il gip del tribunale di Minori convalidando l’arresto dei due fratelli che sono accusati di tentato omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, minorata difesa della vittima e rapporto di parentela.
Quella sera potevano uccidere e la sorella si salvò solo per la prontezza di riflessi, riuscendo ad evitare alcuni dei numerosi colpi di ascia e le coltellate sferrati al buio. Ora la famiglia, pur in una situazione difficile per tutti, dai figli ai genitori, cerca di ritrovare serenità.
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