Università

Università di Brescia, 9 laureati su 10 trovano lavoro in un anno

Barbara Fenotti
Il tasso d’occupazione supera la media regionale e nazionale. Il 90% si definisce soddisfatto dell’esperienza vissuta
Chi esce da UniBs trova lavoro prima
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Studiare all’Università degli Studi di Brescia continua ad aprire le porte al mondo del lavoro. Lo conferma il 27esimo Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati redatto dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea e presentato ieri nell’aula magna del dipartimento di Economia e Management dell’ateneo in occasione del convegno «Laureati e lavoro nel prisma del mismatch» organizzato con il Ministero dell’Università e della Ricerca e il patrocinio della Conferenza dei rettori delle università italiane.

Occupazione

Il rapporto 2025 ha analizzato il profilo di circa 305mila laureati in 80 università italiane nel 2024, mentre per l’occupazione ha coinvolto 690mila laureati di primo e secondo livello, usciti tra il 2019 e il 2023, monitorandone l’inserimento lavorativo a uno, tre e cinque anni dal titolo. Per l’Università di Brescia i numeri sono particolarmente positivi. Il tasso di occupazione dei laureati triennali raggiunge infatti il 90,9%: un dato in crescita rispetto all’88,8% del 2024 e ben al di sopra della media regionale lombarda (82,5%). Anche i laureati magistrali hanno tassi superiori: l’88% ha trovato lavoro un anno dopo la laurea (media regionale 82,7%, nazionale 78,6%), mentre a cinque anni il dato arriva al 94,1%.

Stipendio e settore

Buone anche le retribuzioni medie, che si attestano oltre i 2.000 euro netti mensili per i laureati magistrali a cinque anni dal titolo. Il 64,4% dei laureati è occupato nel settore privato, il 35,2% nel pubblico, mentre il settore dei servizi assorbe il 73,2% degli occupati e l’industria il 26,1%. Il Bresciano si differenzia dal nazionale anche per quanto concerne il percorso scolastico degli studenti: solo il 57% dei bresciani proviene da licei (contro il 73% italiano), mentre il 36,2% arriva da un istituto tecnico (19,7% la media nazionale). Il 59,9% completa gli studi entro la durata prevista, con un voto medio di 100,6 su 110.

La presentazione dei risultati ottenuti dell'Università degli Studi di Brescia © www.giornaledibrescia.it
La presentazione dei risultati ottenuti dell'Università degli Studi di Brescia © www.giornaledibrescia.it

Giudizio all’ateneo

Durante il percorso universitario il 70% degli studenti ha svolto un’attività lavorativa e il 67,9% ha partecipato a tirocini riconosciuti. L’88% è soddisfatto del rapporto con i docenti e l’81% ritiene il carico di studio adeguato. L’85,8% dei laureati valuta positivamente le aule utilizzate, mentre complessivamente il 90% si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria.

L’indagine ha coinvolto complessivamente 4.754 laureati bresciani, con un focus sui laureati 2023 intervistati a un anno dal titolo e su quelli del 2019 intervistati a cinque anni.

Tipi di contratto

Tra i laureati triennali 2023 (1.680 intervistati) il tasso di occupazione è del 90,9%, mentre la disoccupazione si attesta al 4% (inferiore alla media regionale, che è del 6,9%). Il 51,9% ha un contratto a tempo indeterminato, il 21,6% a tempo determinato, il 10,8% è lavoratore autonomo e il 9,6% è impiegato part-time. La retribuzione media netta è di 1.686 euro, superiore ai 1.492 euro nazionali. Il 77,1% giudica molto efficace o efficace la propria laurea e il 71,1% utilizza intensamente le competenze acquisite.

Per quanto riguarda i laureati magistrali 2023 (1.041 intervistati), il tasso di occupazione è dell’88%, con differenze tra i magistrali biennali (92,7%) e quelli a ciclo unico (77,9%) e la disoccupazione complessiva è al 4%.

Quanti autonomi

I contratti a tempo indeterminato sono il 33,7%, mentre quelli a tempo determinato l’11,1%. Il 14,7% svolge attività autonoma. La retribuzione media mensile è di 1.754 euro, più alta della media nazionale (1.488 euro).

A cinque anni dal titolo (laureati magistrali 2019, 1.026 intervistati), il tasso di occupazione sale al 94,1%, con una disoccupazione al 2,4%. Il 51,3% lavora con contratto a tempo indeterminato, il 5,4% a tempo determinato, e il 18,8% è autonomo. La retribuzione media, in questo caso, raggiunge i 2.010 euro netti mensili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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