Università

UniBs, tasso d’occupazione degli ex studenti sopra la media nazionale

Barbara Fenotti
A certificarlo è il 27esimo Rapporto 2025 del consorzio interuniversitario «AlmaLaurea»
La presentazione del rapporto all'UniBs - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del rapporto all'UniBs - © www.giornaledibrescia.it
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L’Università degli Studi di Brescia si conferma eccellenza nella formazione universitaria e trampolino efficace per l’inserimento nel mondo del lavoro. A dirlo è il 27esimo Rapporto 2025 del consorzio interuniversitario «AlmaLaurea» sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati di 80 atenei italiani, che ha restituito un’analisi approfondita sui profili di circa 305mila laureati nel 2024 e ha coinvolto 690mila laureati di primo e secondo livello delle coorti 2023, 2021 e 2019, intervistati rispettivamente a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Sopra la media

Il rapporto è stato presentato oggi nell’aula magna del dipartimento di Economia e management dell’Università degli Studi di Brescia nell’ambito del convegno «Laureati e lavoro nel prisma del mismatch» organizzato con il Ministero dell'Università e della Ricerca e con il patrocinio della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. I dati relativi all’Ateneo bresciano parlano chiaro: le performance occupazionali dei suoi laureati superano le medie regionali e nazionali. A un anno dalla laurea triennale trova lavoro il 90,9% dei laureati contro l’82,5% della media lombarda. Per i laureati magistrali il tasso di occupazione è dell’88%, anche in questo caso sopra la media regionale (82,7%) e nazionale (78,6%). Spicca il dato a cinque anni dalla laurea magistrale biennale: il 94,1% degli ex studenti ha un impiego con una retribuzione media che supera i 2.000 euro netti al mese.

Il rettore

«Il Rapporto 2025 mette in luce numerosi indicatori positivi per il nostro Ateneo – ha osservato il rettore Francesco Castelli –, confermando le scelte strategiche fatte e la qualità dell’offerta formativa in sintonia con le esigenze del territorio. Le eccellenti prospettive occupazionali rappresentano per noi motivo di orgoglio».

Francesco Castelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Francesco Castelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Il profilo

Anche il profilo dei laureati bresciani evidenzia caratteristiche distintive. Rispetto alla media nazionale provengono in misura maggiore dagli istituti tecnici (36,2% contro il 19,7%) e in minor numero dai licei (57% contro il 73%). Il 70% degli studenti lavora durante il percorso universitario e quasi il 68% partecipa a tirocini formativi. Elevato il tasso di soddisfazione: il 90% si dichiara soddisfatto dell’esperienza complessiva, l’88% apprezza il rapporto con i docenti e l’85,8% ritiene adeguate le infrastrutture.

L’indagine

Nel dettaglio, l’indagine ha coinvolto 4.754 laureati dell’Università di Brescia. Tra i 1.680 triennali del 2023 intervistati a un anno dal titolo (escludendo coloro che hanno proseguito gli studi), il 90,9% è occupato e percepisce una retribuzione media mensile di 1.686 euro. Il 52% ha un contratto a tempo indeterminato e il 10,8% lavora in proprio. Il 77,1% ritiene la laurea efficace per il lavoro svolto. Tra i laureati di secondo livello del 2023 (1.041 in totale) l’88% è occupato a un anno dal titolo. La percentuale sale al 94,1% tra i 1.026 laureati del 2019, intervistati a cinque anni dal termine degli studi. Il 51,3% ha un contratto a tempo indeterminato e il 18,8% lavora in proprio. Le retribuzioni nette medie raggiungono i 2.010 euro mensili. Inoltre, il 78,6% considera il proprio titolo molto efficace o efficace per la professione svolta.

I laureati dell’ateneo bresciano si inseriscono prevalentemente nel settore privato (64,4%) e nei servizi (73,2%), ma anche l’industria ha un peso significativo (26,1%). «Il profilo che emerge è quello di una comunità accademica solida, preparata e soddisfatta - ha aggiunto Castelli -: un risultato che premia studenti e docenti, e che consolida il ruolo strategico dell’Università degli Studi di Brescia nello sviluppo del capitale umano del territorio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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