Calcio

Progetto Pasini, Salò cerca soluzioni valide per lo stadio Turina

Enrico Passerini
Il probabile trasferimento del nuovo Brescia al Rigamonti apre interrogativi sul futuro dell’impianto: interesse da parte di Ospitaletto, Desenzano e Benaco
Lo stadio Lino Turina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
Lo stadio Lino Turina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
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In attesa che l’affaire Brescia si concretizzi, Salò s’interroga sul futuro. Si percepisce preoccupazione, nella cittadina lacustre, per il trasferimento del club all’ombra del Cidneo. Per quanto finora è trapelato, la nuova squadra dovrebbe giocare le partite interne allo stadio Rigamonti, ma non avendo un centro sportivo a disposizione, potrebbe utilizzare anche il Lino Turina e l’antistadio, ovvero il Carlo Amadei, per gli allenamenti infrasettimanali.

La richiesta

Giuseppe Pasini - Foto New Reporter Perteghella © www.giornaledibrescia.it
Giuseppe Pasini - Foto New Reporter Perteghella © www.giornaledibrescia.it

Questo perché Giuseppe Pasini, con la sua Feralpi, aveva ottenuto la concessione degli impianti salodiani fino alla fine del 2027. Il timore di tutti, però, è che a Salò sparisca il calcio. Di conseguenza si inizia a pensare alle possibili alternative. Per ora mosse concrete non ce ne sono state. Anzi, una richiesta ufficiale è pervenuta – accolta sia da Pasini sia dall’amministrazione comunale salodiana – dall’Ospitaletto, che in attesa di ultimare i lavori di riqualificazione del «Gino Corioni», necessari per poter giocare in serie C, ha indicato il Lino Turina come stadio alternativo.

Altre opzioni

C’è poi il discorso Benaco: la storica società di Salò, fondata nel 1925, è risorta nel 2016, ma è sempre stata costretta a giocare altrove. Dopo aver vinto la Terza categoria nel 2024, ha ottenuto una salvezza tranquilla nel campionato di Seconda appena concluso, con le partite interne disputate sul sintetico di Nuvolera. I dirigenti biancoblù potrebbero dunque chiedere ora di poter giocare a Salò, se non al Turina, almeno all’Amadei.

Infine l’idea Desenzano: ai vertici del club biancazzurro, che milita nel campionato di serie D, ci sono dei salodiani, ovvero il presidente Roberto Marai e il suo vice Eugenio Olli. Non è da escludere un loro possibile coinvolgimento – se non nell’immediato, nei prossimi anni – per riportare il calcio a Salò. Per ora l’Amministrazione pare essere in attesa degli eventi: l’interesse comune, però, è quello di dare un futuro al calcio salodiano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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