Calcio

«Lecce-Brescia? Non decisiva ma fondamentale per il cammino»

Minotti, Budel e Schwoch giocano la sifda di domani con obiettivo su difesa, centrocampo e attacco
Alessandro Budel con la maglia delle rondinelle - © www.giornaledibrescia.it
Alessandro Budel con la maglia delle rondinelle - © www.giornaledibrescia.it
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Lecce-Brescia e Pisa-Cremonese, ovvero le prime quattro che si sfidano in due match ad alta tensione in una 29esima giornata che pare scritta da Hitchcock. Tensione per punti che valgono doppio in 180 minuti, 90 al «Via del Mare» domani e 90 all’«Arena Garibaldi» domenica, che potrebbero tracciare i primi solchi come lasciare ancora tutto in sospeso.Soffermandosi sul pathos di casa nostra, abbiamo chiesto a tre ex calciatori  - oggi commentatori tv per la serie B - quanto determinante possa essere per le due squadre Lecce-Brescia, con un occhio particolare sui tre reparti come solo un ottimo ex difensore come Lorenzo Minotti, un esperto ex centrocampista come Alessandro Budel e un prolifico ex attaccante come Stefan Schwoch possono dare.

Il difensore 

«Non sarà partita decisiva per nessuna delle due - dice Lorenzo Minotti - perchè mancano ancora troppe giornate e molti scontri diretti. Semmai, lo può essere di più Pisa-Cremonese per i grigiorossi perchè, se dovessero passare questo scoglio, poi non avrebbero più scontri diretti, e non è poco. Chiaramente il Brescia dovrà partire da una fase difensiva solida perchè si troverà di fronte una squadra che attacca in massa ed ha tra le sue fila il capocannoniere del torneo, Coda. Le differenze dietro? A me Adorni piace molto e secondo me il Brescia con lui ha fatto l’acquisto giusto per completare la difesa, anche se le cose non si sono incastrate bene da subito e, viste le aspettative, possono avergli tolto un po’ di serenità. Di là c’è un Lucioni che è un perno fondamentale al di là dell'aspetto tecnico-tattico, ma per personalità e carisma. Sa trasmettere motivazioni e sa come si vince».

Il centrocampista

«Partita molto importante, ma non decisiva - commenta Alessandro Budel -: se la giocheranno fino alla fine in sei, perchè io ci metto dentro anche Benevento e più ancora il Monza. Piuttosto è fondamentale per il morale, soprattutto del Brescia che deve rialzarsi subito dopo l’inaspettata sconfitta a Cremona. Partita che si deciderà a centrocampo? Credo proprio di sì. Da una parte, ho visto molto bene Hiulmand: nonostante le giovane età (22, ndr), ha preso in mano la squadra con dinamicità e personalità. Per il Brescia, se dovesse essere del match, Van de Looi si gioca una grande opportunità per dimostrare che anche lui è all’altezza».

L'attaccante 

«Partita chiave soprattutto per la convinzione che una delle due squadre può prendere - dice Stefan Schwoch -: chi vince questa partita ne esce rafforzato nella mentalità. Ma è ancora lunga, quest’anno come non mai. E occhio al Benevento: come rosa, dopo il Lecce, è la più forte. Anche se quella del Brescia è comunque di prim’ordine. Se è una partita che sarà decisa dagli attacchi? No, secondo me è una partita che vinceranno o perderanno le difese: avere grandi bomber come Coda è importantissimo, ma avere l’idea che il gol non lo prendi ti dà più sicurezza perchè, prima o poi, in B un paio di occasioni gol le hai sempre. Io col Torino ho vinto un campionato portando a casa una decina di partite 1-0. Bomber o attacco fluido? Meglio alla fine avere più giocatori che vanno in rete. Anche se una punta da 20-25 gol ti fa dormire tranquillo...

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