Cellino diserta lo stadio e poi: «Non mi fermo un minuto di più»

Presenze che fanno rumore, assenze che fanno altrettanto. Messaggi, ormai l’unico metodo di comunicazione, che urlano: «Non mi fermo un minuto di più». By Massimo Cellino. In tante incertezze c’è un punto fermo: una salvezza all’ultimo respiro che rappresenta il punto per andare necessariamente a capo.
Con Chi? Come? Il tempo stringe e lo dicono le scadenze calcistiche: il 6 giugno bisogna procedere all’iscrizione al prossimo campionato e per quel giorno vanno saldati gli stipendi. Questi sono giorni necessariamente cruciali.
Verso la cessione
E ieri allo stadio i rumors «che contano» captati vanno in una sola direzione: la cessione può prendere forma già in settimana. Sul tavolo di Cellino c’è buona parte di quello che ci deve essere a livello burocratico e nelle prossime ore si potrebbe passare ai fatti concreti (leggi: un primo passaggio di denaro) per avviare una fase di transizione. «Se è vero che vendo in settimana? Speriamo – ha risposto Cellino a una seconda sollecitazione via WhatsApp –: il primo che passa si prende la società».
Riannodando il filo con la partita di ieri sera, partiamo dalle assenze. Dall’assenza anzi: proprio quella di Massimo Cellino che nella gara in cui dalla città ha avuto una risposta – per quanto incentivata da promozioni sui biglietti – ha scelto di disertare Mompiano.

Oggi il Cda
Era già accaduto in stagione, ma quella di ieri non era certo un’occasione qualunque. Così come questi non sono giorni qualunque per conoscere il destino di una società che il patrón ha minacciato di voler dismettere. E per oggi pomeriggio in via Solferino è fissato un importante Cda: per approvare la trimestrale, ma anche per possibili comunicazioni. Di che segno? Il tempo, come detto stringe.
A proposito di scenari e a proposito di presenze che fanno rumore, ieri sera allo stadio c’erano invece la sindaca Laura Castelletti e il vice presidente del consiglio regionale Emilio Del Bono. Di per sè nulla di eccezionale in termini assoluti data l’importanza della partita.
La ricostruzione
Il fatto è che la sindaca nelle ultime settimane è stata coinvolta nella partita Brescia dalle minacce di Cellino di consegnarle le chiavi del club e dalle sollecitazioni del centrodestra.
La prima cittadina nel ribattere alle contestazioni che le sono state fatte, tra le righe aveva fatto capire di essere in contatto con chi è informato dei passaggi che possono riguardare la vita del club. Quanto a Del Bono, al di là del tifo calcistico, si sa che continua a essere un punto di riferimento di peso.

Castelletti e Del Bono, e veniamo al punto significativo, ieri sera hanno assistito alla partita nello sky box di Daniele Scuola, main sponsor con la sua Dac. Ma non solo: come è noto Scuola è considerato uno dei «facilitatori» rispetto alla trattativa che ormai da qualche mese è in atto per la cessione del club. È Scuola che in qualche modo ha accreditato i potenziali investitori con Cellino.
Con loro anche Tommaso Ghirardi, altro imprenditore conoscitore delle cose di Brescia e che ha più volte definito come «terminata l’era di Cellino».

I quattro hanno chiacchierato fitto anche nell’intervallo. Magari sono state solo chiacchiere del più e del meno, ma di questi tempi – come la scena internazionale ci insegna – le fotografie non sono solo immagine ma sostanza. E la sostanza dice anche che il tempo stringe e che tutti gli attori coinvolti, ben presto, dovranno per forza scoprire le carte che hanno in mano.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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