Calcio

Brescia tra Adorni e Camporese. In mezzo «duello» Viviani-Stulac

Per il centrale del Cittadella manca solo il via libera dei veneti. Ieri in sede il difensore del Pordenone
Opzione. Michele Camporese: ieri era in sede
Opzione. Michele Camporese: ieri era in sede
AA

Manovre in corso, via vai continuo e incessante di agenti - e anche giocatori - negli uffici della sede del Brescia in via Solferino. Procedendo con ordine. Oggi sarà a Torbole Casaglia Flavio Bianchi che dopo un passaggio nello scorso fine settimana tra centro sportivo e stadio, adesso è pronto a dare il via alla sua nuova avventura. Oggi risponderà per la prima volta agli ordini di Pippo Inzaghi. Bianchi, classe 2000, 7 presenze e un gol in maglia Genoa quest’anno, sarà quinta punta. Si tratta di una operazione in prospettiva: se poi Bianchi sarà tanto bravo da guadagnarsi subito spazio, ben venga.

Ma questa, è una delle operazioni di «completamento» della rosa insieme a quella del vice portiere Lorenzo Andrenacci, di rientro dal Genoa. I fari sono però principalmente puntati sulle mosse in difesa e a centrocampo. In difesa il prescelto è Davide Adorni, 30 anni. Che come è noto col Brescia ha trovato l’accordo già da giorrni. E anche il suo mancato utilizzo (di più: la sua mancata presenza anche in panchina) nella partita contro il Vicenza è stato più di un segnale di mercato in favore del Brescia. Che ha visto accettare la propria offerta tra gli 800 mila e il milione di euro anche da parte del Cittadella. Che però prima di dare il definitivo via libera, intende essere certa di trovare un sostituto all’altezza del proprio capitano. Per questo motivo il Brescia comunque non si è fermato, per non farsi trovare impreparato. E ieri ha dato appuntamento in sede anche a Michele Camporese, centrale del Pordenone scuola Fiorentina, che già nei giorni scorsi avevamo indicato come possibile alternativa.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Camporese, accompagnato dal suo agente Luca Pennacchi, ha avuto un colloquio «conoscitivo» con la dirigenza del club. C’è una trattativa, ma nulla di definito. Il Pordenone era comunque al corrente della visita a Brescia del proprio giocatore. Come detto, Camporese è una alternativa credibile che può diventare eventualmente una opzione «in coppia» con Adorni solo se parte uno tra Mangraviti e Papetti. Situazione fluida. Occhio di bue sul centrocampo, il reparto nel quale c’è bisogno di fare un salto di qualità anche per cercare di far decollare, soprattutto in casa, il gioco di una squadra che finora da questo punto di vista sta latitando insieme ai punti. Il bersaglio grosso è Leo Stulac, sloveno 26enne dell’Empoli che già tanto bene ha fatto a Venezia con Inzaghi. La strada è però complicata. Intanto, se parte Samuele Ricci, Stulac difficilmente verrà lasciato andare. Ma se l’Empoli in mezzo rimanesse coperto, allora via libera. Ma a condizioni di un certo tipo.

Come a esempio il riscatto anticipato di Moreo (riscatto fissato a 1.5 milioni di euro) più un diritto di riscatto da far diventare obbligo in caso di serie A quantificato in 2 milioni di euro. L’alternativa? Torna possibile Federico Viviani della Spal, classe ’92 che si è rilanciato in questa stagione dopo tre stagioni difficili. Al di là delle dichiarazioni di incedibilità, in realtà la Spal sarebbe predisposta a una operazione a titolo definitivo. Mentre in caso il Brescia preferirebbe una formula di prestito con una opzione. Valutazioni in corso sono approfondite perché c’è la consapevolezza che in mezzo non si può correre il rischio di sbagliare. Focus sulle uscite: Jacub Labojiko è diretto all’estero, in prestito a una squadra di Cipro, per Spalek al Crotone c’è sempre più ottimismo e si valuta la cessione di Ndoj al Perugia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato