Calcio

Brescia e mercato: per la difesa Adorni è sempre più vicino

Ieri il giocatore non è andato neanche in panchina col Cittadella. E con oggi si apre l'ultima settimana utile
Adorni, in arrivo, e Spalek, in partenza - © www.giornaledibrescia.it
Adorni, in arrivo, e Spalek, in partenza - © www.giornaledibrescia.it
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Sette giorni da vivere tutti d’un fiato. Da lunedì a lunedì (si chiude il 31 alle ore 20), sarà un’ultima settimana di mercato che per il Brescia dirà moltissimo, su tutti i fronti. Non mancano né la voglia di fare, né la tensione perché è innegabile che la difficoltà nel realizzare le operazioni in uscita sia stata decisiva anche nel frenare, temporeggiando, per le entrate.

Per cominciare, verranno formalizzati gli arrivi, già ufficiosi, dal Genoa del vice portiere Lorenzo Andrenacci e dell’attaccante del 2000 Flavio Bianchi che addirittura sabato era al Rigamonti nelle veste di spettatore. Poi (o magari contestualmente) dovrebbe arrivare il tempo di Davide Adorni, il definitivo prescelto per la sostituzione del partente Jhon Chancellor.

Il capitano del Cittadella, che era regolarmente tra i convocati per la partita di ieri con il Vicenza e che avrebbe dovuto giocare titolare, non solo non è sceso in campo, ma alla fine non risultava nemmeno in panchina. «Aveva un problema al ginocchio, perciò abbiamo preferito non farlo scendere in campo» ha motivato nel dopo gara il tecnico dei granata Gorini. Ma in realtà il sospetto che dietro alla scelta ci siano soprattutto motivazioni di mercato è molto forte. Si sa infatti che il giocatore ha già da qualche giorno detto sì alla proposta del Brescia che mentre ha trovato l’accordo col difensore centrale, ha anche avanzato la sua offerta al Cittadella: si tratterebbe di una cifra tra gli 800.000 euro e il milione. Il club veneto è stato da subito tendenzialmente favorevole a concludere l’operazione, ma con riserva: quella di trovare un sostituto che possa pareggiare una perdita di peso come quella del capitano.

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Ma il forfait di Adorni nella giornata di ieri, rappresenta molto più di segnale e a questo punto il Brescia è assolutamente fiducioso. Così sistemata la difesa, l’altra zona calda del campo in cui serve un intervento, è il centrocampo. Lo sloveno dell’Empoli Leo Stulac è la pista di serie A sondata e che ancora si sta cercando di seguire anche se è molto difficile.

Per il resto, le altre carte in mano restano coperte anche perché dipenderà da cosa si deciderà di fare con Emanuele Ndoj che in teoria si vuole rilanciare, ma che comunque non riesce a ritagliarsi spazi. È in scadenza (anche se il Brescia ha una eventuale opzione di rinnovo unilaterale da far valere a fine stagione) e tutto può essere: anche perché c’è il Perugia in pressing. Di certo, un esubero di centrocampo è considerato Michele Cavion per il quale può concretizzarsi qualcosa tra Spal, Alessandria e Modena. La certezza è che se dovesse restare, non giocherebbe più altrimenti con una manciata di altre presenze scatterebbe l’obbligo di riscatto dalla Salernitana.

Spalek continua ad aspettare il Crotone e si confida nel pagamento di una «buonauscita» da parte dei calabresi. Per Labojiko sono in atto dialighi con un paio di club stranieri così come per Linnér che comunque interessa su mercati che chiuderanno dopo il 31. Si stanno battendo molte piste anche per Chancellor che data una prima parte di stagione da protagonista si pensava potesse avere più estimatori: tante chiacchiere, tanti sondaggi, ma nulla di concreto. Si spera che la vetrina di questi giorni con la sua Nazionale (per impegni con la Nazionale australiana è partito pure Karacic) possa essere d’aiuto. Resta poi da capire cosa fare con Perilli. Quello in uscita è un lavoro prioritario al pari degli ingressi in difesa e a centrocampo.

E in attacco? Visto che i profili migliori hanno già trovato sistemazione, si potrebbe rimanere anche così con l’aggiunta di Bianchi. Ma mai dire mai: gli ultimi giorni di mercato possono sempre portare ad occasioni oggi non ipotizzabili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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