Brescia, dal ’47 solo due successi a Como, l’ultimo nel 2015

Lo spazio temporale va dal 1947 al 2015, ovvero primo e ultimo Como-Brescia dal dopoguerra a oggi. E che lo stadio Sinigaglia sia un campo affascinante dal punto di vista visivo, molto meno da quello sportivo, lo dicono i numeri: su 26 precedenti tra serie A e serie B, le rondinelle si sono imposte solamente due volte: nell’ultimo faccia a faccia a livello temporale, ed era ottobre 2015 (3-1), l’altra il 9 giugno 1957 per 2-1. Il che significa 65 anni fa. L’ultima sfida in riva al Lario in serie B (è proprio il caso di dirlo, visto dove è ubicato lo stadio) risale all’11 ottobre 2015. Il Brescia di Boscaglia, a differenza di quello di Inzaghi, arriva a Como sapendo che la vittoria esterna manca da oltre sei mesi: Abate, Geijo e un ritrovato Andrea Caracciolo regalano tre gol (a uno) e tre punti pesanti.
L'ultima sfida in serie A
Per cercare invece l’ultimo incrocio in serie A bisogna portare il calendario al 9 marzo 2003: Brescia di Mazzone che come la squadra allenata allora da Fascetti va a caccia di punti salvezza. Sono le rondinelle di Baggio e Guardiola, entrambi in campo, ma che a inizio ripresa vedono i padroni di casa passare in vantaggio grazie a un gol di Pecchia. Meno di 60 secondi e pareggio del Brescia con Toni che finalizza l’assist diMatuzalem. Per andare invece a pescare l’altro successo biancazzurro però, come detto, bisogna tornare al giugno del 1957, in un campionato fatti di grandi gioie, ma anche di un dolore immenso dal punto di vista sportivo.
Il precedente del Meazza
È il 9 giugno, giornata caldissima e il Brescia al Sinigaglia ha un solo obiettivo: conquistare due punti per mantenere vivo il sogno promozione. Sugli spalti ci sono 4.500 spettatori, duemila sono bresciani. Il tecnico Osvaldo Fattori e le sue rondinelle chiudono il primo tempo avanti 1-0 per il gol di Gasparini, ma Favini all’11’ della ripresa trova il pareggio. Ci pensa Fraschini, a un quarto d’ora dalla fine, a regalare il successo al Brescia, che grazie poi alla vittoria casalinga sul Taranto di sette giorni dopo va a giocarsi la promozione in serie A al Meazza di Milano contro l’Alessandria, in una sfida entrata nella storia e nell’immaginario del tifo biancazzurro. Perché il 2-1 dopo i tempi supplementari che promosse i «grigi» resta una ferita ancora non del tutto rimarginata, ma nei racconti di chi c’era rimane l’esodo del popolo biancazzurro a Milano, arrivato con qualsiasi mezzo per sostenere Nova e compagni. Da allora si è dovuti arrivare al 2015 (sempre restando tra serie A e serie B) per festeggiare in riva al Lario: due successi nell’arco di 75 anni è bottino che va senza dubbio «rimpinguato».
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