Brescia Calcio: ritrovato Inzaghi, serve riprendersi il Rigamonti

La buriana, almeno per il momento, è passata. E solo il tempo (o meglio le prossime partite) dirà se resterà un ricordo fatto di tre giorni schizofrenici. In cielo splende il sole e il Brescia sa che la ritrovata serenità deve trasformarsi ora in spinta e carica. Perché domenica al Rigamonti arriva l’Alessandria e le parole «vittoria» e «tre punti» girano costantemente nella testa della squadra, di Pippo Inzaghi, dei dirigenti.
Obiettivo
Oggi è uno solo per il Brescia: riconquistare il Rigamonti, visto che l’ultimo successo risale all’1-0 sul Pordenone: era il 6 novembre, pare passata un’eternità. Sta di fatto che da allora a Mompiano di sorrisi se ne sono visti pochissimi ed è il momento di trasformare la casa in un «nido» in cui costruire la propria fortuna. I presupposti ci sono: l’applauso con cui la squadra mercoledì ha salutato il ritorno ufficiale di Pippo Inzaghi sul ponte di comando deve trasformarsi adesso in spinta, voglia e determinazione per un tour de force che parte domenica a Mompiano. Vale per i giocatori e per Inzaghi stesso, perché anche agli occhi della piazza la sua posizione è cambiata.
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La settimana
Ad inizio settimana, l’impressione era che fosse maggiore l’indignazione per il ritorno di Lopez rispetto al dispiacere per il suo esonero. Con il passare delle ore, però, è cresciuto e parecchio il partito «pro Pippo» ed è uscito nuovamente tutto quell’affetto che circonda il tecnico fin dal ritiro di Darfo, in cui ha affrontato anche situazioni non facilissime mettendoci anima e cuore. Lui ha preso in mano il gruppo, a lui tocca far quadrato con i giocatori per avere la serie A come unico obiettivo. E i segnali arrivati da mercoledì pomeriggio in poi sono incoraggianti.
La squadra
Tocca quindi alla squadra adesso, ma tocca anche ai tifosi. Nel senso che quell’affetto dimostrato in maniera virtuale con messaggi e post, deve ora diventare anche reale. E un primo segnale in tal senso arriva dalla Curva Nord che domenica sosterrà il Brescia ben prima del fischio d’inizio, fissato per le 15.30. I tifosi infatti hanno deciso di «scortare» la squadra nel viaggio che il pullman farà dall’hotel del ritiro fino allo stadio. Appuntamento alle 13 al casello di Brescia Est, perché giocatori e allenatore sappiano che per il bene dei colori biancazzurri, quanto è successo fa già parte del passato. Adesso contano vicinanza, calore e tifo: pure grazie al «dodicesimo uomo» si può ritrovare il «sapore di casa».
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