Brescia, Bisoli pensa a Borrelli e Moncini insieme contro la Carrarese

È la coppia più prolifica dell’ultimo biennio. Eppure vederli giocare insieme è quasi un evento eccezionale. Da quando indossano la maglia del Brescia, Gennaro Borrelli e Gabriele Moncini hanno condiviso l’attacco dal primo minuto appena due volte. Contro Palermo e Cremonese, nel passaggio da Gastaldello all’interregno di Belingheri.
Con Maran

Poi arrivò Maran, che archiviò l’esperimento dopo quelle due sconfitte. Rolando si è servito della coppia «pesante» sempre e solo a partita in corso. Questione di caratteristiche collimanti (di fatto sono gli unici due centravanti puri che il Brescia ha in rosa), di equilibri tattici, e pure di sfortuna, visto che spesso quando uno era disponibile l’altro alloggiava in infermeria. Con Bisoli, ora, il faldone può essere riaperto.
L’ipotesi

Nei suoi primissimi giorni di lavoro a Torbole il tecnico ha lavorato su diverse soluzioni, ma questa sembra tentarlo particolarmente. Con la Carrarese si gioca domani pomeriggio, Pierpaolo ha ancora qualche ora per riflettere. Oggi parlerà in conferenza e forse scucirà qualche pensiero. Per il momento la certezza è che il ritorno del duo che qualcuno s’attendeva già a Catanzaro è un’ipotesi concreta.
Il tabù
Qualora venisse confermata, sbloccherebbe una missione: rompere il tabù. Borrelli e Moncini hanno giocato poco insieme, e hanno sempre perso. Non è tutta colpa loro, sia ben chiaro: quello era un Brescia ridotto in macerie e pulviscolo, prima della grande ricostruzione di Maran. Ma il dato è questo, condividere la prima vittoria da protagonisti lo seppellirebbe per sempre. Aggiungiamoci pure che in quelle due gare nessuno ha trovato il gol.
I numeri
Bisoli non si lascia condizionare dalla cabala, ragiona solo sull’utilità di mettere in campo da subito l’artiglieria pesante, sacrificando un po’ di varietà d’attributi. Il suo calcio è così codificato, il doppio terminale è uno degli elementi cardine. In cuor suo si augura che il ritorno alla convivenza – dall’ultima volta sono trascorsi tredici mesi, era il 12 novembre del 2023 – li aiuti a sbloccarsi. Il capocannoniere della scorsa stagione (Moncini) e il suo vice (Borrelli) oggi raggranellano quattro gol, due a testa. Troppo poco. Lo scorso anno erano arrivati a diciannove in totale. Per due come loro è quella la normalità. E se non si arriverà a pareggiare quel bottino, è bene che quantomeno ci si rimetta a correre a un ritmo simile. Già da questa domenica, contro la Carrarese.
Dal campo
Per entrambi i problemi fisici di inizio stagione sono stati un handicap. A Moncini la sosta è servita per recuperare un po’ di brillantezza, Borrelli sgomita da mesi per tornare al livello di tracimazione fisica che nei mesi scorsi convinse il Brescia a investire una cifra importante per riscattarlo dal Frosinone. Non ci è ancora riuscito, ma non è troppo tardi. Dovessero giocare insieme, il piano tattico potrebbe prevedere Galazzi tra le linee e Bjarnason nella cerniera in mediana, con Verreth e Bisoli. Alla faccia del «difensivismo» che si imputa storicamente a Pierpaolo. Domenica l’unico assente sarà Fogliata. Sta nascendo un nuovo Brescia: il battesimo è dietro l’angolo.
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