Agribertocchi sull’altalena: il Covid, i ko e la speranza

È tempo di salutare il 2021 e con lui il capitano. Come ventilato, dopo Epps anche Spanghero fa le valigie con destinazione Verona chiudendo per l’Agribertocchi Orzinuovi una stagione dai due volti con la costante pandemica in agguato. L’anno solare era iniziato come meglio non si poteva. Solo vittorie per il roster guidato da coach Corbani e sul campo del fuori categoria Miles. La striscia vincente era arrivata a ben otto affermazioni consecutive, che erano valse la seconda piazza in classifica.

Complice il Covid, la primavera ha segnato una flessione che non ha impedito al club orceano di prendere parte per la prima volta nella sua storia alla Final Eight di Coppa Italia. Nonostante la sconfitta contro la trionfatrice Napoli, un’esperienza che ha confermato la bontà del progetto al cospetto di piazze ormai consolidate in categoria. Il proseguo ha visto un rendimento altalenante, ma il fieno in cascina è stato sufficiente, così da scongiurare la poule retrocessione garantendo la permanenza in LegaDue.

Da dopo l’estate

Ai nastri di partenza la stagione in corso doveva essere quella della consacrazione. Doveva, appunto. Infatti, a fronte di conferme importanti come quelle di Spanghero e Martini, Orzinuovi ha aggiunto giocatori del calibro di Renzi e Corbett cui s’è aggiunto l’intrigante Epps. Giocatori che lasciavano presagire una stagione ai piani alti. Finora, così non è stato. Anzi. La prima affermazione è arrivata solo nell’ultima gara del 2021 sul parquet di Pistoia, dopo un allenatore cambiato (via Corbani, dentro Bulleri) e ben undici battute d’arresto consecutive. Una vittoria che non ha impedito il cambio di due quinti dello starting five (Spanghero e Epps), rimpiazzati dallo sloveno Rebec e con ogni probabilità dal lungo Baldassarre.

L’auspicio è che il 2022 consenta all’Agribertocchi di completare la rincorsa verso una salvezza complessa, ma possibile.

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