San Vigilio è il patrono della sponda bresciana del Sebino

Ieri la cerimonia con la quale il patrono di Iseo ora veglia su tutto il Sebino bresciano
La statua di San Vigilio, evangelizzatore del Sebino - © www.giornaledibrescia.it
La statua di San Vigilio, evangelizzatore del Sebino - © www.giornaledibrescia.it
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Sant’Ercolano è il patrono della sponda bresciana del lago di Garda, San Siro della Valle Camonica e, dallo scorso venerdì, San Vigilio è diventato il patrono della riva bresciana del lago d’Iseo, per decreto dell’Autorità competente del Vaticano.

L’iniziativa è stata portata avanti da don Giuliano Baronio, parroco di Iseo, che ha inoltrato la richiesta alla Congregazione del Culto del Vaticano: «San Vigilio, nel quinto secolo d.C. ha portato il Vangelo sul Sebino, è stato l’evangelizzatore di questo territorio - ha spiegato il parroco- perciò ho pensato che la sua devozione  potesse essere estesa a tutta l’area, un aiuto in più per i fedeli e per la comunità». Ieri nelle parrocchie di Iseo, Clusane e Pilzone, quindi, si è celebrata la festa di San Vigilio.La solennità religiosa prevedeva, come da tradizione, la processione con le reliquie del Santo, custodite in una teca all’interno della pieve di Sant’Andrea, trasportate in processione dalla parrocchiale alla piazza Garibaldi al lungolago Marconi, ma la pioggia battente ha fatto optare gli organizzatori per la sola celebrazione all’interno della pieve.

Qui mons. Carlo Mazza ha proclamato San Vigilio Santo patrono della sponda bresciana del lago d’Iseo, alla presenza di autorità civili, religiose e dei membri della Corporazione storica di San Vigilio. La benedizione solenne al lago ed ai suoi Comuni si è tenuta «intra moenia» iseane. «Esempio a noi tutti, pastori e gregge di Dio, che possiamo sentirci anche infuocati dallo zelo di San Vigilio - ha detto mons. Mazza - . Dobbiamo sentire con passione la missione di evangelizzatori di questo mondo che sotto tanti aspetti sembra essere ridiventato pagano come quello dei suoi tempi. Come sacerdoti, come genitori, come catechisti e come educatori dobbiamo svolgere la missione a cui il Battesimo ci ha chiamati con passione e con dedizione sentendo l’ansia per la salvezza dei fratelli. San Vigilio ci ottenga lo stesso zelo che lui ebbe per il Regno di Dio».

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