La speleologa di Adro bloccata nella grotta dovrebbe tornare in superficie oggi

Dopo un'altra notte a 150 metri di profondità, i soccorritori stimano di chiudere il salvataggio di Ottavia Piana verso metà giornata
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
  • La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
    La barella con Ottavia Piana è verso l'uscita del Bueno Fonteno
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Nel primo pomeriggio dovrebbe essere completato l'intervento di salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa 31enne di Adro rimasta bloccata da domenica a 150 metri di profondità dentro Bueno Fonteno nel comune di Fonteno, sul lato bergamasco del lago d’Iseo. La squadra di soccorso entrata nella cavità a mezzogiorno ha superato gli ultimi passaggi critici. La 31enne, pur dolorante, è sempre rimasta in buone condizioni.

La previsione arriva dalle persone impegnate sul posto nelle complicate operazioni di soccorso coordinate dal Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), che sono proseguite tutta la notte anche grazie agli specialisti arrivati da Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto ed Emilia Romagna. Le condizioni ambientali stanno rendendo le manovre molto complesse, anche per la pioggia di stanotte che ha parzialmente interessato l’interno della cavità. Il Cnsas fa sapere che l'aumento della portata d’acqua sui salti verticali ha reso impraticabile la zona sopra il pozzo da 50 metri.

Ottavia Piana
Ottavia Piana

Stamattina ha ricominciato a piovere ma la barella con Ottavia Piana sta risalendo lungo il meandro che precede i saltini prima dell’uscita: «Le condizioni dell’infortunata sono stabili, medico e infermiere sono costantemente in contatto con la barella» ha scritto stamattina il soccorso alpino in un comunicato.

Piana è istruttrice nazionale di speleologia e da vari anni sta mappando il sistema carsico compreso tra il lago d’Endine e la sponda bergamasca del Sebino, di cui il Bueno Fonteno rappresenta l’abisso principale. La 31enne si trova nella grotta da domenica, quando si è rotta una gamba e non ha più potuto muoversi in autonomia.

EMBED [mappa]

Cosa è successo

Tutto è iniziato domenica pomeriggio quando Piana stava esplorando insieme ad un gruppo di speleologi del Cai di Lovere, di cui fa parte, la grotta Bueno Fonteno. Verso le 15 la 31enne si è infortunata alla gamba, sembra a causa di una roccia che si è staccata da dove era stato posizionato il chiodo per assicurarsi alla parete. A quel punto due dei suoi quattro compagni di spedizione sono tornati in superficie e hanno raggiunto il paese per chiamare i soccorsi. Qui attorno alle 18.30 di domenica hanno lanciato l’allarme. Gli altri due speleologi sono rimasti con la 31enne di Adro. Immediatamente si è messa in moto la macchina dei soccorsi, che ha portato sul Sebino diverse squadre specializzate che metro dopo metro stanno estraendo Piana dalla cavità.

Cos'è il Bueno Fonteno

Il sistema carsico sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo di cui fa parte la grotta Bueno Fonteno è stato scoperto quasi per caso meno di 20 anni fa, nel 2006. È quello che da allora gli speleologi orobici (e bresciani, visto che al Progetto Sebino contribuiscono anche il Gruppo Grotte Allegretti, il Cai Montorfano e quello di Marcheno) vanno esplorando e mappando, in tutta la sua complessità. Il ramo principale e i due denominati Hydrospeed e Fangulscendono nelle viscere di Vigolo, Tavernola e Fonteno fino a oltre 500 metri di profondità. Un gigantesco canyon sotterraneo che contiene sifoni, pozzi, cascate, laghi (esplorati attraverso le tecniche di speleosub) e camere alte anche più di 50 metri, per un dedalo di raro fascino che si estende per chilometri. Negli anni, il Bueno Fonteno ha dato il la all’esplorazione di un sistema carsico nel quale le acque sotterranee hanno scavato fino a 100 chilometri quadrati di ambienti ipogei.

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