Dispersa nel lago d'Iseo, riprendono oggi le ricerche della 20enne tedesca

Un giorno senza ricerche, quello di ieri, ma con tanto, tantissimo dolore. Perché il robot che dovrà verificare nei fondali del Sebino cosa sono effettivamente i «punti target» individuati dal sonar - se dei cumuli di materiale o il corpo di Chiara Lindl, la ventenne tedesca scomparsa venerdì scorso cadendo da una barca - sarà operativo solo da questa mattina.

E perché ieri, nel tardo pomeriggio, papà, mamma e sorella di Chiara, presente anch’essa sul motoscafo venerdì, si sono come accomiatati dalla loro figlia. Hanno gettato un mazzo di fiori in acqua, mentre il lago si tingeva di arancio e di giallo al tramonto, e hanno consegnato i loro pensieri al Sebino, chiedendo, ancora una volta, che restituisca il corpo della ragazza. Nella mattinata di oggi, infatti, torneranno a casa, in Baviera. Con loro, ieri pomeriggio nella zona dell’X Beach, dove resta allestita l’Unità di crisi locale, c’erano il sindaco Federico Laini e il capitano dei carabinieri di Pisogne Paolo Sechi, che si sono fatti come in disparte, in segno di delicato rispetto per quell’enorme tragedia.

Quest’oggi, per le ricerche della ventenne, saranno in acqua i Volontari del Garda con il loro robot Rov, acquistato anche grazie ad una raccolta fondi lanciata da WeAreGreta e dai familiari di Greta Nedrotti, morta sul lago di Garda nel 2021 con Umberto Garzarella. Il Rov sarà montato sulla barca dei sub di Monte Isola, mentre il Soccorso Sebino farà da supporto alle operazioni. Opereranno continuativamente sino a domenica, nell’attesa che possa arrivare in loro supporto anche il nucleo da Milano.

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