Accoltellata dall’ex compagno nello studio dell’avvocato

Ha resistito all’aggressione, ha provato a difendersi e, per fortuna, se la caverà in una decina di giorni, il tempo che il taglio alla mano si rimargini. Queste pagine di cronaca, per fortuna, non sono costrette a raccontare dell’ennesimo femminicidio, ma di un assalto in cui il rapido intervento dei carabinieri, il coraggio della stessa vittima e delle persone che si trovavano con lei hanno evitato conseguenze peggiori.
Tutto è accaduto nello studio di un avvocato di Iseo dove un 35enne rumeno ha aggredito, accoltellato e trascinato fuori la ex compagna, venendo poi fermato e disarmato dai carabinieri della stazione di Iseo. Attorno a mezzogiorno, nell’ufficio di un palazzo a pochi passi dal lungolago era in corso l’incontro tra una 27enne di origini rumene e l’avvocato da cui si stava facendo assistere per la separazione: la ragazza infatti aveva convissuto con un connazionale di qualche anno più grande a Roncadelle per un periodo, ma da qualche tempo aveva lasciato l’appartamento e si era trasferita nella Bergamasca e voleva assistenza legale per la separazione.
All’improvviso, mentre l’incontro era in corso, l’ex compagno ha fatto irruzione nello studio brandendo un coltello e si è avventato sulla ex convivente che, per difendersi, ha riportato diversi tagli alla mano. A quel punto il 35enne ha letteralmente trascinato la donna fuori dall’ufficio e poi sulle scale fino all’ingresso del palazzo dove è rimasto per qualche minuto, tenendo sempre la ragazza sotto la minaccia del grosso coltello. Quei pochi minuti sono però bastati alle forze dell’ordine per intervenire: la segnalazione di quanto accaduto è stata immediatamente raccolta dalla pattuglia della stazione di Iseo che si trovava in zona ed è immediatamente arrivata sul posto.Applicando tutte le procedure previste in questo caso i militari hanno disarmato l’uomo, preso in consegna il coltello e affidato la giovane donna, ferita e spaventata, alle cure del personale medico. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate ed è stato trasferito in carcere dove è in attesa dell’interrogatorio di convalida. La ragazza dopo essere stata medicata è stata dimessa: le ferite del corpo guariranno in qualche giorno, per quelle dell’anima servirà un aiuto più accurato.
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