Ricerca, borsa Veronesi a Mirko Treccani per studio sul tumore al polmone

Giulia Bonardi
Il bresciano di Montichiari ha ottenuto una borsa della Fondazione per la sua ricerca dedicata alle connessione tra alimentazione e sviluppo di neoplasie
Il monteclarense Mirko Treccani - © www.giornaledibrescia.it
Il monteclarense Mirko Treccani - © www.giornaledibrescia.it
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Se la «fuga di cervelli» è uno dei fenomeni che più impoverisce il nostro Paese, è doveroso dare risalto ai giovani che, con il loro acume, consentono alla ricerca di progredire. Tra loro c’è il monteclarense Mirko Treccani: un suo progetto ha ottenuto una delle 19 borse di ricerca biennali erogate dalla Fondazione Umberto Veronesi.

Altri premi

Treccani, che ha già ottenuto altri riconoscimenti, come la Borsa di studio Rodella nel 2024, è in forza all’Unità di Nutrizione umana (Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco) dell’Università di Parma. Ha ottenuto la borsa di ricerca nell’ambito dei bandi Post-Doctoral Fellowship 2026 per un progetto incentrato sulla nutrizione di precisione in pazienti con tumore al polmone. Tale studio sarà concretizzato tra marzo 2026 e marzo 2028.

Il tema della ricerca è interessantissimo: «Il progetto sarà incentrato sullo studio di come il consumo di agrumi e frutta secca (e di alcuni dei loro componenti chiave, come polifenoli e carotenoidi) sia collegato alla salute e al rischio di sviluppare il tumore al polmone» spiega Mirko Treccani.

Nel dettaglio, durante lo studio si analizzeranno dati genetici, abitudini alimentari e tracce di questi nutrienti nel sangue in tre gruppi europei (un gruppo di soggetti sani, uno a rischio cardiometabolico e uno di soggetti con tumore al polmone; in totale 807 partecipanti, tutte e tutti reclutati nel contesto di progetti in corso all’Università di Parma). Si valuterà l’esistenza di associazioni tra queste variabili e se tali associazioni cambino in base alla predisposizione genetica individuale. L’obiettivo sarà identificare possibili biomarcatori e generare strategie di prevenzione e cura personalizzate, e anche modelli avanzati di previsione del rischio».

«L’Unità di Nutrizione umana dell’Università di Parma, attraverso i suoi ricercatori, ha proprio l’obiettivo di generare nuove conoscenze nutrizionali che possano essere tradotte in pratica, per migliorare la qualità della vita delle persone», si legge sul sito universitario. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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