Persone disabili in ospedale, l’accoglienza al Civile passa da Dama

Un ambiente accogliente e colorato, spazi pensati per ridurre il disagio e una equipe dedicata, preparata ad affrontare le fragilità più complesse. È il cuore del percorso Dama (Disabled advanced medical assistance), attivo da gennaio al quinto piano della Scala 10 del Civile.
Pensato per minori e adulti con gravi disabilità intellettive, comunicative o motorie, il progetto intende garantire il diritto alla salute della persona con disabilità attraverso una programmazione di prestazioni ambulatoriali e ricoveri ospedalieri in un percorso multidisciplinare, personalizzato e semplificato, che prevede l’accesso a spazi dedicati con tempi idonei e la possibilità di usufruire di sedazioni procedurali. Da gennaio a oggi sono 140 le persone prese in carico e oltre 330 i percorsi attivati.
«È una risposta concreta al principio che ci guida: nessuno deve restare solo - ha sottolineato ieri il direttore generale dell’Asst di Brescia, Luigi Cajazzo, nel corso della presentazione ufficiale -. L’iniziativa è frutto di un intenso lavoro iniziato fin dal nostro insediamento attraverso l’ascolto delle istanze delle famiglie, dal quale è scaturita l’esigenza di costruire un modello organizzativo fondato sull’integrazione tra ospedale e territorio».

Obiettivi
Al progetto collaborano due strutture semplici: quella ospedaliera di accoglienza medica per disabili «Dama» guidata da Maria Federica Girelli e quella territoriale «Coordinamento disabilità e fragilità» condotta da Paola Facchetti. «L’obiettivo era costruire un ponte tra i servizi territoriali e l’ospedale - ha spiegato il direttore sociosanitario dell’Asst, Enrico Burato -. In futuro puntiamo ad ampliare lo spazio in modo che tutte, o quasi, le prestazioni possano avere inizio ed essere concluse lì senza la necessità di portare questi pazienti in altri reparti, cosa che può creare in loro dei disagi».
Ogni aspetto alla scala 10 del quinto piano è curato fin nei minimi dettagli anche da un punto di vista estetico: la Zebra odv si è occupata della riqualificazione degli spazi, finanziando i lavori, mentre la interior design Francesca Vizzari del negozio Pistacchio & Caffè ha offerto a titolo gratuito le belle stampe appese ai muri.
«L’umanizzazione delle cure è una scommessa culturale che intendiamo estendere - ha aggiunto Cajazzo -, coinvolgendo anche le associazioni che gravitano attorno al Civile». Per accedere a «Dama» è necessario avere l’impegnativa del medico di famiglia o del pediatra. Il numero di riferimento per chiedere informazioni è lo 030.8915372, la mail dama.hsp@asst-spedalicivili.it.
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