«Cari genitori», così i social plasmano l’identità dei ragazzi

I giovani nati dopo il 2010 crescono online: cercano sé stessi attraverso i social, pubblicano immagini per sentirsi visti e riconosciuti. Ecco 7 attenzioni per accompagnarli nella vita digitale
«Cari genitori», così i social plasmano l’identità dei ragazzi
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Ogni mercoledì la rubrica «Cari genitori», curata dallo psicologo analista Giuseppe Pino Maiolo, propone pillole di riflessione educativa, che potranno partire da una notizia di attualità.

Cari genitori, un tempo c’erano le piazze dove si andava a fare lo struscio per curiosare nelle vite degli altri e, non secondario per mettersi in mostra. Oggi ci sono i social che in particolare in adolescenza, aiutano a farsi vedere e a conoscere gli altri.

Postarsi per trovare se stessi

I ragazzi della Generazione Alpha, i nati dal 2010, hanno l’esigenza dell’essere visibili per cui oggi si postano continuamente sui social più in voga in mille pose diverse.

Per moda? No, per il bisogno di trovare un’identità. Che è quella che assumono con la propria immagine sempre diversa. Pensano «Se mi vedono, io sono, cioè esisto». Con le loro foto mutevoli ritengono di uscire dall’indifferenziato e reclamare di essere riconosciuti e riconoscibili. Così stanno online h24, spesso anche tutta la notte, per marcare il territorio.

Vogliono «esserci» che significa confrontarsi con gli altri, esorcizzare l’ansia del copro che si trasforma ma significa pure contenere l’angoscia della solitudine.

7 attenzioni per affrontare il mondo online

Gli adulti dovrebbero essere al loro fianco e accompagnarli o guidarli. Invece non controllano né sanno contenere gli stati d’animo e le emozioni più difficili da gestire mentre aumenta piuttosto la disattenzione e distanza. Allora vi ricordo quanto è importante:

  • Monitorare sempre il tempo dell’utilizzo dei social durante tutta la preadolescenza
  • Controllare che i ragazzi non siano esposti a comportamenti illegali o pericolosi
  • Contenere con accordi precisi, l’uso dei social nelle ore prima di andare a dormire
  • Informare i figli dei pericoli che si possono incontrare online
  • Insegnare loro a gestire in modo responsabile le informazioni personali
  • Favorire lo sviluppo del loro senso critico
  • Valorizzare la comunicazione sui social per sviluppare relazioni solidali ed empatiche

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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