Forza Italia: «Il “no” al Garante per gli anziani è occasione persa»

Barbara Fenotti
La bocciatura da parte dell’Amministrazione Castelletti alla mozione per l’istituzione di una figura comunale dedicata alla terza età è per Bonardi, Toffoli e Fontana una «scelta miope»
Le mani di una persona anziana
Le mani di una persona anziana
AA

Forza Italia Brescia non nasconde la delusione e parla senza mezzi termini di «occasione sprecata» e «scelta miope e poco lungimirante» dopo il no dell’Amministrazione Castelletti alla mozione per l’istituzione del garante comunale per gli anziani. Una figura di garanzia e ascolto che, nelle intenzioni dei promotori, avrebbe rafforzato la rete dei diritti e della tutela sociale in una città dove il progressivo invecchiamento della popolazione è un fenomeno strutturale.

Seconda volta

È la seconda volta che la proposta viene rifiutata: era già accaduto nella precedente consiliatura quando, nel corso di un Consiglio comunale, era stato approvato il garante per i diritti per l’infanzia ma bocciato quello per la popolazione anziana.

«Si è persa un’opportunità per rafforzare il sistema di protezione sociale – ha dichiarato Paolo Fontana, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale –. La nostra mozione nasce da un percorso serio e approfondito, promosso con il nostro gruppo seniores, coordinato da Roberto Toffoli, ed è stata sostenuta da tutte le forze del centrodestra».

La proposta di inserire un garante per la popolazione anziana «è già stata adottata in tante altre città italiane, da Amministrazioni sia di centrosinistra sia di centrodestra – aggiunge Fontana –. In Regione è realtà da oltre un anno e anche la Provincia di Brescia l’ha approvata. Solo il Comune resta fermo, per motivi che ci appaiono esclusivamente ideologici».

Bonardi, Toffoli e Fontana di Forza Italia - © www.giornaledibrescia.it
Bonardi, Toffoli e Fontana di Forza Italia - © www.giornaledibrescia.it

Il compito del garante

Il compito principale del garante, una autorità indipendente da qualsiasi istituzione pubblica, è vigilare sull’applicazione delle norme e delle politiche in materia di diritti e qualità della vita della popolazione anziana, intercettare bisogni emergenti, ascoltare segnalazioni e promuovere proposte. Deve interfacciarsi con il sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e le commissioni consiliari per riferire quanto rilevato sul territorio e avanzare proposte che non sono, però, vincolanti.

«È una figura di garanzia che deve essere scelta per determinati requisiti professionali e senza interferenze da parte della politica – ha precisato Fontana –. Avrebbe svolto un ruolo analogo a quello del Garante per l’infanzia o per le persone detenute, già presenti nel nostro Comune. Un punto di riferimento per le persone anziane, per le famiglie, per il Terzo settore, in grado di monitorare le criticità e contribuire al miglioramento dei servizi: e, invece, abbiamo trovato un muro politico, ingiustificabile alla luce dei bisogni reali della città».

Cambiamento demografico

La bocciatura della mozione – secondo la sezione bresciana di Forza Italia – appare ancora più grave se si considera il profondo cambiamento demografico in atto. «Nel territorio bresciano oggi ci sono 157 anziani ogni 100 giovani, l’età media ha superato i 63 anni e il Comune più anziano della Lombardia è Magasa, ma l’invecchiamento riguarda tutto il territorio – ha ricordato Roberto Toffoli, responsabile provinciale Seniores –. Eppure l’Amministrazione Castelletti si mostra insensibile, quando invece sarebbe necessario agire con visione e lungimiranza».

Toffoli accusa la Giunta di «ageismo culturale», di non saper leggere i cambiamenti sociali e di affrontare il tema solo in chiave ideologica: «Quella dell'Amministrazione è una chiusura pregiudiziale, fatta di demagogia e propaganda. In Regione si sono astenuti, a Brescia hanno addirittura votato contro». La figura del Garante, sempre stando a quanto afferma Toffoli, «può essere anche un ponte con le tante associazioni attive sul fronte della terza età e di raccordo con la medesima figura provinciale e regionale».

Proposta, non attacco

Flavio Bonardi, segretario cittadino di Forza Italia, specifica come «non si tratta di attaccare qualcuno, dato che non è il nostro modo di fare politica: si tratta piuttosto di aver proposto un progetto serio, senza bandiera politica e senza nulla voler togliere all’assessorato comunale di riferimento, che avevamo anche accompagnato con una bozza di regolamento».

Ora Forza Italia rilancia: da settembre a dicembre, subito dopo la pausa estiva, partirà una campagna di raccolta firme con gazebo per sostenere una petizione popolare in favore dell’istituzione del garante. «La nostra battaglia continua – concludono Fontana, Toffoli e Bonardi –, e la porteremo avanti con forza nelle sedi istituzionali e tra i cittadini. Per noi è una questione di civiltà, non di colore politico. Chi pensa che l’età sia un problema, sbaglia due volte: l’età non è una malattia, ma un momento della vita in cui ogni persona ha diritto alla stessa dignità, come ricorda anche l’Oms. Su questo noi non arretriamo».

Intanto anche a livello parlamentare Forza Italia ha avanzato due proposte di legge, una alla Camera e una al Senato, per costruire una rete nazionale di garanti regionali e comunali per gli anziani. Perché, concludono gli azzurri, «la tutela dei più fragili non può restare solo una dichiarazione di principio: deve diventare azione concreta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...