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«Scalo sogni», in bici e con gli sci fin sul Monte Bianco: Campana ha completato l'impresa

Sulla cima più alta d'Europa, il bresciano ha portato a termine la sua avventura solidale per il Civile, nonostante la caduta in un crepaccio
  • Ettore Campana sulla vetta del Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
  • Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
    Scalo Sogni, Ettore Campana ha completato l'impresa sul Monte Bianco
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Ettore Campana con il suo progetto «Scalo sogni», dopo sei settimane dalla partenza avvenuta a Brescia, ha raggiunto sul Monte Bianco la sua meta più prestigiosa.

La traversata delle Alpi in bicicletta e con gli sci ha portato nei giorni scorsi l’avventuriero di Mompiano, nel suo viaggio patrocinato dal Comune di Brescia e da Asst Spedali Civili, sulla sommità del tetto d’Europa (4810 metri).

Bici e sci

L’ascesa ha avuto inizio dalla zona del traforo che collega Courmayeur a Chamonix. Abbandonato nella foresta il fido compagno di viaggio, rappresentato dalla bicicletta sulla quale ha sempre trasportato la tenda, il sacco letto, i vestiti, gli sci e tutta attrezzatura da montagna, Campana ha proseguito a piedi lungo un ripido sentiero, fino a portarsi oltre il livello della vegetazione arborea dove ha iniziato a calpestare la neve.

In quota ha cambiato assetto e le calzature e, indossati gli scarponi e messi gli sci ai piedi, ha compiuto l’attraversamento del ghiacciaio dei Bossons, uno dei più estesi del gruppo del Monte Bianco.

Lo storico rifugio dei Grands Mulets, posto a 3.057 metri sul livello del mare, lo ha accolto per una notte che si è rivelata, sia per la quota ma anche per la tensione, estremamente breve e insonne.

Alle ore 2.30 del mattino infatti, nella solitudine più totale, avvolto dal buio e senza il conforto della luna, Ettore è uscito dalla struttura e ha iniziato a battere la traccia nella neve, dato che nessun transito era avvenuto nei giorni precedenti.

Domate le paure, Campana ha proseguito di buon passo fino alla Capanna Vallot, superando l’inconveniente della caduta con la gamba destra in un crepaccio, che gli ha provocato con il rampone una ferita alla coscia.

L’evento inatteso non ha interrotto l’ascesa che, dopo altri 500 metri di dislivello, si è conclusa sull’ambita cima, dove il sogno, rivolto anche ai medici e ai piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia Pediatrica che l’hanno seguito online dalla partenza, si è potuto realizzare.

L'emozione e la soddisfazione hanno dovuto ricondursi con immediatezza alla necessità di tenere ancora bene i piedi saldi per terra. E non per modo di dire, dato che la parete nord del Monte Bianco nei giorni scorsi era ancora carica di neve per effetto delle recenti precipitazioni, con il conseguente pericolo di valanghe.

Dopo avere superato indenne anche quest’ultima difficoltà, nel privilegio della solitudine dei ghiacciai, Ettore sta facendo ritorno a casa, stanco e felice. I sogni sono stati tutti scalati.

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