Cai, con il progetto «Il ghiaccio in città» l’Adamello scende a Brescia

Domenica 6 luglio, in occasione della Giornata regionale delle montagne, prenderanno il via sei progetti ideati da diverse associazioni lombarde. Finanziati nell’ambito della «Legge per le montagne di Lombardia», le iniziative si ispirano ai valori contenuti nella carta di «Save the mountains». I programmi sono stati presentati negli spazi di Palazzo Pirelli, a Milano, con l’obiettivo di portare quest’estate oltre 6.000 famiglie sulle montagne lombarde.
Il progetto bresciano
Il Club alpino italiano - sezione di Brescia, attraverso il suo presidente Renato Veronesi, ha presentato il progetto «Il ghiaccio in città: dalla montagna al rubinetto», che si articolerà durante l’estate in cinque tappe distinte. A partire dal primo weekend di luglio, tra la Valcamonica, il rifugio Garibaldi e la città di Brescia verranno coinvolte circa tremila persone. L’obiettivo è approfondire il tema della gestione sostenibile della risorsa idrica del ghiacciaio dell’Adamello, con giornate in montagna, seminari, workshop e approfondimenti scientifici.
«Gli appuntamenti sono tanti e sono rivolti in particolar modo ai giovani. Abbiamo avuto l’idea di coinvolgere i ragazzi per farli avvicinare alla montagna, che promette tanta fatica, ma anche molte soddisfazioni – ha evidenziato il presidente del Cai Brescia –. I giovani accolgono bene queste iniziative: inizialmente con un po’ di diffidenza per via della fatica, ma basta metterli davanti a situazioni conviviali per farli partecipare a tutte le attività».
Gli altri progetti
Oltre al progetto ideato dal Cai sezione di Brescia, altri cinque progetti sono stati presentati durante la conferenza stampa. Associazione Montagna Italia di Bergamo ha ideato «Festival delle Alpi di Lombardia 2025». Sempre a Bergamo, l’Associazione nazionale Alpini - sezione Bergamo ha lanciato il programma «Giovani in cammino con la Montagna». Il Cai sezione di Lecco ha presentato «Tre giorni in montagna con il gruppo Montagna Terapia», mentre il Cai Comitato Regionale, con l’obiettivo di far vivere un’esperienza in rifugio, ha esposto «Famiglie e giovani in montagna». Infine, l’Uncem (unione nazionale comuni comunità enti montani) con «Dalla montagna al futuro: sostenibilità e tradizione nell’agricoltura» ha improntato il proprio programma sull’importanza dell’agricoltura di montagna intesa come risorsa economica.
La conferenza stampa
Durante l’incontro sono intervenuti, in rappresentanza degli enti che hanno presentato i progetti, Emilio Aldeghi, rappresentante del Cai Lecco; Roberto Gualdi, presidente dell’associazione Montagne Italia); Paolo Valoti, rappresentante della sezione Ana di Bergamo; il già citato Renato Veronesi; il Consigliere regionale Alberto Mazzoleni, anche vice presidente dell’Uncem e Federico Romani, presidente del Consiglio regionale.
«Siamo convinti che portare i più giovani, le famiglie e i bambini in montagna sia il primo passo per dare un futuro a questi territori e mantenere l'identità delle comunità che ci vivono e lavorano – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale –. La montagna è funzionale ai giovani e alle famiglie e saprà rilanciarsi nel modo migliore se proprio i giovani e le famiglie saranno protagonisti in montagna. Questo significa dare valore alle montagne e questo è il nostro obiettivo».
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