Comunità montana e Cai Brescia si uniscono per la via Terzulli

Dalla Val Miller alla cima dell’Adamello lungo la via Terzulli. È questa la direzione che seguono ogni estate centinaia di alpinisti diretti verso il ghiacciaio e la vetta più elevata del gruppo. Da oltre quarant’anni la «Terzulli», itinerario alpinistico attrezzato con particolari fittoni metallici che velocizzano il passaggio delle corde, costituisce una delle porte di accesso più apprezzate per accedere agli ambienti di alta quota del gruppo adamellino.
Durante la stagione estiva dello scorso anno sono emerse alcune difficoltà nei rapporti tra il Cai Brescia, la Comunità montana di Valle Camonica e il comune di Sonico territorialmente competente in ordine alla titolarità dei costi da sostenere per garantire l’assicurazione, gli interventi di monitoraggio, di sistemazione e di collaudo delle attrezzature.
L’intervento
L’assessore della Comunità montana di Valle Camonica Giovan Battista Bernardi, con delega al Parco dell’Adamello e all’Ambiente, comunica in questi giorni che nel corso della prossima assemblea dell’ente, che si terrà alla fine del mese di aprile, verrà proposta una variazione di bilancio per finanziare la progettazione e i lavori che si rende necessario effettuare sul percorso in vista della riapertura estiva.
«Credo che questa intenzione possa ricevere ampio sostegno da parte dei sindaci e amministratori locali – riferisce Bernardi – in considerazione della grande importanza che questo tracciato riveste per tutta la Valle Camonica e per il gruppo dell’Adamello». I fondi stanziati serviranno a coprire le spese delle quali si farà inizialmente carico la sezione di Brescia del Club Alpino Italiano. Il sodalizio cittadino si è impegnato a dare riscontro positivo alla richiesta presentata dalla Comunità montana di farsi carico, anche per la prossima stagione, dell’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria necessari al rilascio della certificazione richiesta in relazione alle condizioni attuali, anticipando i costi che saranno poi coperti dall’ente comprensoriale camuno.
Riqualificazione
La pianificazione si pone inoltre l’obiettivo di realizzare per l’estate del 2026, con il coinvolgimento di tecnici esperti, un più articolato progetto capace sia di guardare alla storia e alle caratteristiche peculiari di questo itinerario, sia alle più recenti norme che riguardano la percorrenza e la messa in sicurezza dei sentieri attrezzati e delle vie ferrate.
Così il presidente del Cai Brescia Renato Veronesi: «Come sezione auspichiamo una riqualificazione che veda tornare il percorso alla sua funzione originaria, ovvero destinato ad alpinisti esperti e non una via ferrata. Siamo consapevoli che, principalmente a causa del cambiamento climatico, la via Terzulli sia divenuta negli ultimi anni l’itinerario più frequentato per accedere alla vetta dell’Adamello, ma riteniamo che non sia opportuno incrementarne ulteriormente la frequentazione».
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