Opinioni

Dipendenze tra i giovani: bisogni e social senza limiti

Alla Conferenza nazionale sulle dipendenze di Roma è stato lanciato un allarme: «Un milione di ragazzini è in difficoltà»
Dietro l'abuso dei social spesso c'è solitudine
Dietro l'abuso dei social spesso c'è solitudine
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Alla Conferenza nazionale sulle dipendenze di Roma è stato lanciato un allarme: «Un milione di ragazzini è in difficoltà». Lapidario e impressionante, il dato sulle dipendenze colpisce anche se i numeri potrebbero anche essere più alti. In aumento le droghe sempre più micidiali: nel 2024 sono state scoperte ben 79 nuove sostanze, e l’abuso di alcol in continua crescita. Poi la diffusione delle «New addiction», le dipendenze da tecnologie, dispositivi digitali e videogiochi. Risultano inoltre inquietanti i dati sul gioco d’azzardo (45% degli over 16) e la dipendenza da sesso virtuale e pornografia.

L’influenza dei social

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«Cari genitori», la solitudine dei giovani

I social fanno la loro parte su fronte delle dipendenze comportamentali. La loro frequentazione in adolescenza resta uno spazio che va presidiato dagli adulti, controllato a vista dai genitori e limitato nell’accesso. Essere nella piazza virtuale per la Generazione Alpha, è abituale e irrinunciabile.

Oggi tutto parte e si vive sui social, le relazioni si costruiscono lì e sempre meno online. Prendiamo gli infiniti selfie che i giovani (ma non solo) usano per mostrarsi. Può sembrare una moda ma non lo è. È un bisogno: quello di poter essere visibili, esserci. «Mi mostro, mi vedono e dunque sono!». Postare le proprie foto private e intime, spesso serve a esorcizzare l’ansia e contenere l’angoscia per quel corpo che in adolescenza può essere estraneo e nemico, potente ma pure inaspettatamente vulnerabile.

Stare online h24, come si dice oggi, per un tempo continuato che si dilata nella notte senza controlli, è il modo per i preadolescenti e i bambini cresciuti soli e troppo in fretta di marcare il territorio e segnare la propria presenza, per esserci nel mondo virtuale e nel regno del «tutto è possibile».

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«Cari genitori», adescamento online: come aiutare i figli a proteggersi

Così stiamo facendo crescere i minori sovraccaricando il loro «Io» di poteri e di competenze cognitive. Bambini e ragazzi, senza freni e senza limiti così «scorrazzano» online giorno e notte, inarrestabili nel «vamping» o nel «flaming» e infiammano le chat con offese e provocazioni.

Oppure, incollati a far sesso virtuale senza sosta e senza sapere nulla di relazione e affettività, incastrati nella dipendenza pornografica e nell’illusione che la sessualità sia solo prestazione fisica.

Il ruolo degli adulti

Nessuno degli adulti affronta nel corso dello sviluppo questi temi. Anzi fino a ieri si voleva che la scuola non dovesse fare educazione alla sessualità. Per fortuna la pressione degli psicologi italiani è stata tale da far ritirare il Ddl che prevedeva un assurdo divieto. Perché serve assolutamente fare prevenzione delle dipendenze e non tacere questi argomenti. Prevenire vuol dire combattere l’ignoranza dei minori e quella degli adulti che vanno anche formati a essere educatori capaci di normatività, regole e limiti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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