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Obbligatorio o no? Il dibattito sul vaccino per i medici

L'adesione finora è stata alta, ma anche nel Governo c'è chi pensa a rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid per gli operatori sanitari
Fiale di vaccino in un ospedale di Napoli - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
Fiale di vaccino in un ospedale di Napoli - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
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Prosegue il dibattito sull'obbligo di vaccinazione anti-Covid per medici e personale sanitario. Renzi si schiera a favore e punta a introdurlo «subito almeno per gli operatori sanitari e socio sanitari». La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa dice che l'obbligo «andrebbe considerato», ma per la ministra della P.A. Fabiana Dadone basterebbe «una forte raccomandazione». 

Il presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Anelli, dice che «deve essere la politica, in base ai numeri, a decidere per legge», ma parla di «obbligo deontologico» e di possibili sanzioni. Al momento l'adesione dei medici al vaccino è stata alta, nell'Asst di Brescia è arrivata nei giorni scorsi al 65%. Ma è davvero pensabile un obbligo vaccinale per la categoria? Come spiega Amedeo Santosuosso professore di diritto, scienza e nuove tecnologie presso l'Università degli studi di Pavia, il principio di base «è che ognuno è libero di fare ciò che vuole, a patto di non arrecare danno agli altri. I medici che non vogliono essere vaccinati contro il Covid, possono rimanere liberi di non vaccinarsi ma non possono esporre gli altri a rischio, lavorando a contatto con persone deboli». Da qui può scattare l'obbligatorietà. Diversamente «il loro datore di lavoro può non essere obbligato a farli lavorare». 

L'Ordine dei medici di Roma ha nel frattempo avviato un procedimento disciplinare nei confronti di 13 medici no vax. «Si tratta di 10 colleghi che hanno espresso posizioni contro il vaccino antinfluenzale e 3 invece negazionisti sul Covid - precisa Antonio Magi, presidente dell'Ordine - La procedura disciplinare è partita dopo che abbiamo ricevuto da cittadini e colleghi degli esposti, corredati da documentazione».

 

 

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