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Covid, «Stop a bollettino giornaliero e reintegro medici non vaccinati»

Così ritiene opportuno il neoministro della Salute Orazio Schillaci. «Corretto avviare un progressivo ritorno alla normalità»
Due infermieri al lavoro in Pronto soccorso - Foto Ansa/Filippo Venezia © www.giornaledibrescia.it
Due infermieri al lavoro in Pronto soccorso - Foto Ansa/Filippo Venezia © www.giornaledibrescia.it
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Stop ai bollettini giornalieri sul contagio e reintegro al lavoro degli operatori sanitari che non hanno aderito all'obbligo di vaccino. «Il ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d'emergenza e in considerazione dell'andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti». È quanto riporta la nota del ministero della Salute.

«Pertanto, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell'epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all'adozione dei provvedimenti del caso».

Il ministro della Salute Orazio Schillaci - Foto Ansa/UniRoma2 © www.giornaledibrescia.it
Il ministro della Salute Orazio Schillaci - Foto Ansa/UniRoma2 © www.giornaledibrescia.it

«Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale e l'annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, conclude il ministero, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione».  

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