Italia e Estero

La Lombardia da oggi entra in zona gialla

Nel frattempo i l Governo lavora a nuova stretta: mercoledì in Cdm si discute il super Green pass al lavoro
Gente per strada con mascherina - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Gente per strada con mascherina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un’impennata del tasso di positività, dal 13 al 22%, e i ricoveri che crescono in otto regioni, con la Liguria prima ad avvicinarsi - dopo mesi - nuovamente alla zona arancione, uno scenario sempre più prossimo in Italia, dove da oggi saranno in tutto dieci le regioni in giallo, con Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia.

Per la Lombardia e per tutto il Bresciano non si tratta di un cambiamento radicale. L'unico obbligo in più riguarda l'uso della mascherina anche all'aperto, misura già in vigore anche in zona gialla

Nelle ultime 24 ore il virus fa il suo ennesimo balzo e il Governo è già al lavoro per trovare una quadra, che non si annuncia facilissima, sui prossimi provvedimenti che saranno discussi in Cdm mercoledì

Provvedimenti

Non c’è ancora un calendario definito sulle misure in cantiere, ma al tavolo del Consiglio dei Ministri approderà la discussione sull’estensione del super Green pass nel mondo del lavoro. Autorevoli espponenti del Pd, sulla scia delle richieste di sindacati e Confindustria, vanno oltre e puntano - cercando l’appoggio di Forza Italia e M5s - ad incassare da subito la misura dell’obbligo vaccinale dai 18 anni in su per tutti. Una stretta definitiva ai No Vax, che trova d’accordo lo stesso coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, secondo il quale le condizioni sono mature per questo tipo di provvedimento. Ma nell’Esecutivo non pare siano previste fughe in avanti: il dibattito è aperto e la riflessione è in corso, però l’unica misura su cui potrebbe esserci un accordo certo già da subito è l’estensione dell’obbligo del certificato verde rafforzato agli impiegati della Pubblica amministrazione.

Nella categoria del lavoro privato, invece, ci sarebbero alcune complessità da superare e per questo sarà necessario consultare sindacati e imprese poiché il Governo intende giungere a scelte il più condivise possibile. Non è dunque detto che la soluzione arrivi entro il 5 gennaio.

Resta da affrontare ancora la questione del ritorno a scuola. Anche se non è previsto alcun posticipo della data del ritorno in classe (gli istituti riapriranno tra il 7 e il 10 gennaio), l’Esecutivo valuta alcune modifiche proposte dalle Regioni, come la Dad di dieci giorni anche alle elementari e in prima media - nel caso di due contagi in una stessa classe - solo per i bambini non vaccinati, mentre quelli immunizzati resterebbero in presenza. Questa ipotesi ha sollevato qualche malumore nella maggioranza, in particolare dalla Lega e dal M5s, ma il Governo chiarisce che farà di tutto per evitare le chiusura.

Numeri

Con l’ultimo bollettino (61.046 nuovi casi e 133 i morti in un giorno), i primi dati del week end di Capodanno appena passato registrano numeri giornalieri dei contagi più bassi, in linea con il calo fisiologico delle cifre nei fine settimana. Ma pur essendo relativamente limitato il numero dei tamponi, «solo» 278.654 test, il tasso di positività schizza ora al 21,9% e i ricoveri ordinari sono stati quasi 500 in più in 24 ore.

L’analisi dell’Agenas lo conferma: in un giorno le percentuali dei posti letto occupati nei reparti in area non critica o in terapia intensiva, a seconda dei casi, sono salite in otto regioni: in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Sicilia, Toscana, Umbria e Liguria. Quest’ultima potrebbe presto passare in zona arancione, con il 22% (+1) dei posti occupati per Covid in rianimazione - oltre la soglia limite del 20 - e il 28% (+1) nei reparti ordinari, a soli due punti percentuali dalla soglia limite del 30. Nelle prossime due settimane - secondo il report esteso dell’Istituto Superiore di Sanità - in tutta Europa sono previsti un aumento del tasso di notifica dei casi di Covid, stabili tassi di ospedalizzazione, una diminuzione nei tassi di ricovero in intensiva e tassi di mortalità stabili.

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