Elezioni politiche: nel Bresciano occhi puntati sui derby nei collegi uninominali

Man mano che il tetris delle candidature va delineandosi, inizia anche il «toto-scommesse». Le coalizioni studiano i piazzamenti degli avversari, pregustano gli scontri diretti, tentano di calcolare gli eventuali effetti domino delle pluricandidature, specie laddove sono previsti i big. E se gli schieramenti trapelati nella serata di ieri dal centrodestra dovessero essere infine confermati, anche Brescia dovrebbe essere protagonista di sfide avvincenti, capaci di «pesare» il consenso dei partiti anche in vista delle prossime Regionali e delle Amministrative, entrambi appuntamenti fissati per il 2023.
Faccia a faccia
I derby agli uninominali, in particolare, stanno catalizzando tutta l’attenzione dei partiti, a cominciare dalle segreterie provinciali che sono alle prese con l’organizzazione della campagna elettorale lampo, il cui momento clou sarà nelle settimane centrali di settembre. A Desenzano si prefigura lo scontro diretto tra la presidente dell’Acb Cristina Tedaldi (Pd) e l’ex ministro Giulio Tremonti (Fdi). Nelle Valli - sempre se il disegno del centrodestra dovesse essere confermato - una tra le sfide più dure: l’ex presidente della Provincia, il Dem Pierluigi Mottinelli, sarà in diretta competizione con l’on. Simona Bordonali (Lega).
Nel capoluogo, infine, lo scontro sarebbe tra il senatore uscente ed ex sindaco di Brescia Adriano Paroli e l’ex presidente delle Acli, oggi portavoce nazionale dell’Alleanza contro la povertà, Roberto Rossini.
Per il resto, al Senato la corsa «bresciana» vede in pista l’on. Alfredo Bazoli (secondo dopo la capogruppo Simona Malpezzi, candidata anche in altri collegi), i senatori uscenti Stefano Borghesi (Lega) e Gianpietro Maffoni (Fdi), il sindaco di Pavone Mella Mariateresa Vivaldini (Noi moderati). Per il proporzionale della Camera i bresciani al momento indicati in posizione eleggibile sono Gian Antonio Girelli (Pd), Donatella Albini (Sinistra italiana), Fabrizio Benzoni (Azione), Mauro Parolini (Noi moderati), Diego Zarneri (Fdi). Non si sa ancora nulla, invece, sul candidato leghista, che sarà comunque un uscente. Anche in questo caso, i nomi non hanno ancora incassato il placet.
Terzo polo
Ieri sera, Azione e Italia Viva erano ancora alle prese con il valzer dei collegi, tanto che uno degli esponenti di punta confessa: «Ho fatto virtualmente il giro d’Italia e alla fine non ho ancora capito dove finisco». La lista era attesa in serata ma fino a mezzanotte, nonostante il rapporto ormai pressoché simbiotico con il cellulare, nessuno aveva ricevuto informazioni. Poi, la conferma: «Si chiude giovedì mattina», oggi dunque. Di certo c’è che il ministro Mariastella Gelmini correrà in Lombardia: Milano è la prima scelta, Brescia resterebbe invece sullo sfondo, a favore del segretario provinciale Fabrizio Benzoni che, alle 21 di ieri, figurava ancora in cima all’elenco del proporzionale della Camera.
Anche sull’ex assessore lombardo Alessandro Mattinzoli si dovrebbe sciogliere la riserva oggi: c’è chi lo immagina all’uninominale a Desenzano e chi invece ipotizza un colpo di mano. In quest’ultimo caso spingerebbe giù Benzoni, una mossa che potrebbe non piacere affatto al territorio, che ha indicato il segretario all’unanimità.
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