Manifestazione in centro: l'assedio e la notte blindata

Centro sotto assedio, piazza Loggia blindata e una manifestazione con corteo che rischia di trasformarsi in un assedio a oltranza
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Un pomeriggio ad alta tensione. Con il centro sotto assedio, piazza Loggia blindata e una manifestazione con corteo, quella di Diritti per tutti e di alcune comunita' di immigrati, che si è trasformata in un vero e proprio assedio a oltranza, per tutta la notte
Al centro la protesta contro quella che i manifestanti definiscono «l’anomalia tutta bresciana rispetto alla gestione della sanatoria 2012».
 
Una manifestazione annunciata rispetto alla quale la Questura ha risposto negando la disponibilità di piazza Loggia. E la tensione già si fa alta. Poi si capirà che quella che la Polizia voleva evitare era l’occupazione di quest’ultima. La situazione si fa rovente quando ancora i manifestanti non si sono raccolti. In via Milano le forze dell’ordine fermano e sequestrano un furgone con tre attivisti a bordo: all’interno, afferma la Questura, c’erano coperte e tende. Il necessario, appunto, per un’occupazione di piazza secondo gli investigatori. E così in largo Formentone l’atmosfera si fa bollente da subito. Gli antagonisti attaccano il questore Esposito e il sindaco Del Bono.
 
Poi i primi contatti tra forze dell’ordine e manifestanti quando questi tentano di sfondare le transenne che impediscono l’accesso della piazza. La tensione resta alta, i contatti si rinnovano. Gli antagonisti chiedono la liberazione dei tre fermati, una delegazione sale in Loggia ricevuta dal vice sindaco Laura Castelletti: ne usciranno a sera con una proposta. Possibilità di fermarsi in largo Formentone per aggiornare poi il tavolo di confronto alla mattinata successiva.
 
Nel frattempo da largo Formentone il corteo come un serpentone di un migliaio di persone si muove verso via San Faustino, fino a piazzale Battisti, già teatro della protesta della gru, dove in base alle prescrizioni della Questura il corteo non sarebbe dovuto passare.
 
Quindi via Leonardo da Vinci, dove vengono ribaltati e incendiati due cassonetti, poi via Tartaglia dove viene divelto un palo della segnaletica e la Polizia dà il la ad una leggera carica. In un amen il corteo raggiunge corso Garibaldi, dove Umberto Gobbi, il leader di Diritti per tutti fa capire che la manifestazione è tutt’altro che conclusa. «Andiamo all’assedio di piazza Loggia», affermano i manifestanti. 
 
Quindi si torna a largo Formentone, ancora blindato. Qui i manifestanti si dividono: il grosso resta a presidiare l’area, un centinaio tra antagonisti e stranieri occupa invece la scalinata del quadriportico di piazza Vittoria. Per un sabato sera che ha il sapore della vigilia di un lunga notte.
 
In serata la Questura ha reso noto che i tre attivisti fermati nel primo pomeriggio sono stati rilasciati e anche il furgone è stato reso loro. La Scientifica sta già vagliando tutte le riprese video effettuate nella giornata per l'identificazione dei soggetti coinvolti nelle fase più calde della manifestazione per i provvedimenti del caso.
 
 
 
 
 

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