Manifestazione per la sanatoria: centro blindato

Alle 16 scatta la manifestazione indetta da Diritti per tutti. Qualche tensione in centro
La manifestazione di Diritti per tutti/5
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Alle 16 scatta la manifestazione indetta da Diritti per tutti con Coordinamento immigrati Cgil, Associazione dei senegalesi di Brescia e provincia e Associazione culturale islamica Muhammadiah.
 
I manifestanti protestano contro «l’anomalia tutta bresciana rispetto alla gestione della sanatoria 2012 e un trattamento discriminatorio verso gli immigrati sul rinnovo del permesso di soggiorno».
 
Prima dell’inizio ufficiale, alle 15.30, viene bloccato un furgone a noleggio in via Milano (su cui erano caricati strumenti per l'amplificazione, ma anche tende e coperte, cosa che lascia trasparire l'intenzione di accamparsi in piazza) con a bordo tre antagonisti. Vengono portati via da una Volante. Un quarto d’ora dopo, in piazza Rovetta, si registrano momenti di tensione tra manifestanti e l’assessore Fenaroli.
 
Umberto Gobbi di Diritti per tutti si scaglia contro la Questura per non aver concesso piazza Loggia per la manifestazione. E anche con il sindaco Del Bono, che «se si comporta come Rolfi avrà pane per i suoi denti». In largo Formentone s’alza quindi il coro di circa 200 manifestanti: «Brescia libera, Brescia libera».
 
Attorno alle 16.15 si registrano ulteriori tensioni. I manifestanti - il cui numero, col passare dei minuti, cresce fino al migliaio -  sfondano le transenne, ma la loro carica viene respinta. Un cordone di polizia si unisce alle forze dell'ordine già presenti, posizionandosi alle spalle dei manifestanti. Qualche contatto tra attivisti e forze dell'ordine. 
 
I manifestanti chiedono il rilascio dei tre manifestanti fermati in via Milano. «Staremo qui per far sentire la nostra voce. Se non rilasceranno i nostri compagni qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di ciò che accadrà a Brescia da questa sera in avanti». 
 
Nuovo tentativo di sfondamento, ma più blando, attorno alle 17. Gli attivisti valuterebbero la possibilità di un’azione di sfondamento più convinta nel caso i tre ragazzi portati in Questura non venissero rilasciati. 
 
Nuove tensioni poco dopo le 17. Dalla folla parte una bottiglia, lanciata verso le forze dell’ordine. 
 
Si forma un corteo, in realtà non molto compatto, che dirige verso via San Faustino: dovrebbe fare poi ritorno in largo Formentone. Tra gli stessi manifestanti c'è qualche tensione, esternata attraverso spintoni.
 
Il corteo compie una deviazione rispetto al percorso previsto, percorrendo tutta via S. Faustino fino ad arrivare a piazzale Battisti. Il traffico si blocca. I manifestanti tornano nella zona in cui ebbe luogo la «protesta della gru».
 
Traffico bloccato pure in via Leonardo Da Vinci.  Ribaltati ed incendiati due cassonetti. Il corteo prosegue poi con altri disordini verso piazza Garibaldi. Altri due cassonetti ribaltati in via Fratelli Ugoni
 
I manifestanti dichiarano: «Andiamo all’assedio di piazza Loggia: possiamo durare più di loro», riferendosi alle forze dell'ordine, che presidiano la piazza. 
 
Verso le 18.40 i manifestanti riescono a occupare piazza Vittoria

 

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