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Piccole aziende, grandi progetti: i robot medicali della RCeS

Automazione e robotica industriale, per progettare e installare impianti con supervisione da remoto
Il team della  RCES di Flero fa il punto su un progetto - © www.giornaledibrescia.it
Il team della RCES di Flero fa il punto su un progetto - © www.giornaledibrescia.it
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«Il millimetro è la nostra casa, è l’esordio di Mauro Oneda, titolare di RCeS di Flero, ufficio tecnico commerciale specializzato in ricerca, consulenza e sviluppo (l’acronimo del nome significa proprio questo) nel mercato dell’automazione e della robotica industriale. In poche parole, Oneda sintetizza quel che lui e il suo team, tre progettisti, disegnatori, ingegneri, cui si affianca un amministrativo, e i collaboratori, fanno ogni giorno. La precisione e la tecnologia all’avanguardia sono il pane quotidiano di un’azienda che proprio ad aprile ha festeggiato i dieci anni di vita.

Oneda, l’ha fondata un decennio fa, mettendo a frutto l’esperienza maturata nella progettazione di impianti robotizzati e nel settore delle automazioni. Insomma, in RCeS il 4.0 è inscritto nel dna e la pandemia che ha fatto premere sull’acceleratore dello smart working e del digitale, ha trovato Oneda e la sua squadra più che preparati. Non solo hanno continuato, anche nei giorni del lockdown, a progettare e riunirsi da remoto, ma Oneda ha in mente investimenti tecnologici, pure usufruendo degli aiuti messi a disposizione degli imprenditori dal Governo.

Stiamo seguendo l’iter per avere a disposizione i fondi, racconta Oneda. Nel frattempo, da RCeS si prosegue nel progettare e realizzare, visto che il team non solo progetta e disegna macchine e sistemi per il cliente, ma si appoggia anche ad aziende con cui collabora per la produzione. L’ufficio segue e coordina ogni fase, dall’analisi iniziale fino all’installazione degli impianti, per più settori, dall’automotive alla lavorazione metalli, e materie plastiche, dalle macchine di collaudo al vetro e al metallurgico. Abbiamo in produzione un impianto robotizzato 4.0 che può essere supervisionato da remoto sia dalla nostra assistenza che dal cliente, grazie ad un software. E può anche essere gestito a distanza, ad esempio in caso di emergenza», spiega Oneda.

Tecnologia e flessibilità sono le due parole chiave in RCeS. Che nei mesi della chiusura stretta, con l’automotive, in stand by, ha guardato anche ad orizzonti nuovi. Stiamo terminando di lavorare ad un impianto composto da diciotto robot, per la produzione di apparati medicali. Ma ricominciano ad arrivare richieste anche dall’automotive», ci dice Oneda. Insomma, RCeS racconta di un tessuto imprenditoriale che non si scoraggia e rilancia. Pure mettendo risorse per il 4.0. Abbiamo già uno scanner 3D, ma acquisteremo una stampante tridimensionale anche per realizzare prototipi», anticipa Oneda. La storia della RceS di Flero è in qualche modo emblematica della nostra struttura industriale che si articola su alcuni grandi gruppi e che poi attinge alle esperienze di un arcipelago di piccole aziende. Che, a loro volta e sperabilmente, con gli anni cresceranno.

 

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