L'assessore regionale Maione: «Futura Expo modello vincente per tutta la Lombardia»

Grazie alla svolta sostenibile l’economia e la società bresciane si stanno ritagliando ruoli da protagoniste in Lombardia così come in tutta Italia. Ne è convinto l’assessore regionale all’Ambiente e al Clima Giorgio Maione, persuaso nel sottolineare come l’esperienza di Futura Expo, manifestazione della quale il Pirellone è da quest’anno partner istituzionale, «sia un modello vincente, soprattutto perché non si limita al singolo evento ma si pone come un percorso che unisce economica, società, cittadini e cultura».

Proprio quest’ultimo aspetto secondo Maione fa la differenza tra «un approccio ideologico e uno invece che si distingue per pragmaticità ed efficacia. La sostenibilità non può infatti essere calata dall’alto, serve condivisione innanzitutto culturale per far sì che le scelte siano davvero utili al territorio». In questo senso la Lombardia «ha preso una direzione ben precisa - aggiunge -, sviluppando un Piano regionale di sviluppo sostenibile che non si limita ad essere applicato all’assessorato all’Ambiente ma si estende a tutte le direzioni generali e a tutti gli altri assessorati. Siamo infatti convinti che la tutela dell’ambiente in Lombardia possa e anzi debba andare di pari passo con la crescita produttiva».

D’altronde a sostenere ciò sono sia le scelte prese nell’orizzonte macroeconomico sia i comportamenti stessi dei consumatori. «I dati demoscopici ci dicono che il 70% degli italiani ritiene la transizione verde una priorità e le persone sono anche disposte a pagare di più per prodotti realizzati in modo sostenibile - evidenzia Maione -. Ciò ci fornisce una chiara indicazione sul come muoverci».

Oscar dei Bilanci di sostenibilità

E proprio in questo solco si inseriscono gli Oscar dei Bilanci di sostenibilità, iniziativa che l’assessore all’Ambiente vede «come una possibilità per le aziende in primis, ma insieme per tante realtà del territorio, di raccontarsi, di spiegare come i loro sforzi abbiano ricadute positive sulle comunità, sugli stakeholder e più in generale su tutti i cittadini».

L’importanza della reportistica che declina i criteri Esg però si estende anche ad altri campi. «I bilanci di sostenibilità offrono anche a chi deve prendere decisioni strumenti di valutazione chiari e approfonditi - spiega -. L’iniziativa che si inserisce nell’ambito di Futura Expo va perciò nella giusta direzione e lo fa con l’atteggiamento corretto, quell’approccio culturale al quale già diverse volte ho fatto riferimento».

La svolta sostenibile per l’assessore all’Ambiente ha perciò assunto caratteristiche che la pongono al di fuori dei confini ideologici e la calano a pieno nella realtà produttiva e sociale lombarda. «Questo modo di essere sostenibili risponde pienamente al nostro modello peculiare - rimarca -, con efficienza e volontà di raggiungere gli obiettivi che sono tratti caratteristici». Dove quindi economia e cittadini, aziende, istituzioni e realtà del terzo settore si muovono nella medesima direzione il successo è garantito, «a patto che questi sforzi siano costanti nel tempo, non interventi o misure spot che si esauriscono nell’arco di mesi e con un perimetro circoscritto. Il nostro Piano regionale di sviluppo sostenibile è stato pensato proprio per rendere la transizione qualcosa di strutturale, un elemento tipico della Lombardia».

Brescia in questo senso sta tracciando la strada e, anche grazie alla volontà unificatrice esplicitata in Futura Expo, può davvero diventare, come nelle intenzioni degli organizzatori della rassegna, uno dei fari italiani della sostenibilità, ambientale ed economica.