GdB & Futura

A Futura Expo scienziati, politici economisti e premi Nobel

La seconda edizione andrà in scena dall’8 al 10 ottobre al Brixia Forum. Mercalli: «La sostenibilità non è una moda»
  • La presentazione di Futura Expo 2023 al teatro romano
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Cento espositori, 40mila visitatori attesi fra i quali 15mila studenti da tutta Italia, un migliaio di alberi per arredare il Padiglione vegetale di 15mila metri quadrati e soprattutto decine di ospiti ed eventi nei tre giorni dell’appuntamento. Il tutto per stimolare il confronto fra imprese, cittadini e istituzioni sulla transizione green, mostrare azioni e progetti del sistema produttivo bresciano nell’ambito dell’economia sostenibile. È Futura Expo 2023, in calendario dall’8 al 10 ottobre negli spazi del Brixia Forum.

La seconda edizione, promossa dalla Camera di Commercio e da Pro Brixia, è stata presentata ieri alle autorità e ai partner dell’iniziativa nella suggestiva cornice del Teatro Romano. Il passato e il futuro in dialogo nel segno della storia e della cultura della nostra terra. Il bis di Futura Expo vede molte novità. A cominciare dalla partecipazione di Confindustria Bergamo nell’anno della Capitale italiana della Cultura 2023. Sono cresciuti anche i partner: ad Intesa Sanpaolo, A2A, Confindustria Brescia, Fondazione Una si sono aggiunti Bonifiche Ferraresi, Gruppo Feralpi e, appunto, Confindustria Bergamo. Fra i sostenitori c’è la Regione Lombardia. Il palinsesto è in progress, ma già sono stati annunciati importanti ospiti del mondo della politica, dell’economia, della scienza, della società civile.

Il titolo dell’evento è «L’essere umano al centro»: l’analisi dei bisogni e le responsabilità di ciascuno alla ricerca delle soluzioni per garantire il futuro ai nostri nipoti. Efficienza energetica, economia circolare, innovazione tecnologica, lavoro: sono i macro argomenti al centro dei dibattiti, delle riflessioni, delle dimostrazioni pratiche di quanto imprese e istituzioni stanno facendo.

Gli ospiti

All’apertura di Futura Expo, sabato 8 ottobre, ci sarà il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni. Il giorno dopo il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, parteciperà alla tavola rotonda sulla sostenibilità dei processi produttivi. Il collega dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affronterà invece il tema del mismatch, vale a dire la distanza fra le richieste del mercato del lavoro e le competenze a disposizione.

Martedì 10 toccherà al ministro del made in Italy, Adolfo d’Urso, dialogare su sostenibilità e piccole e medie imprese. Decisamente interessante sarà anche l’incontro fra il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e quello della Campania, Vincenzo De Luca, chiamati a confrontarsi sulle differenze e sulle possibilità di collaborazione fra i due territori. I due ex magistrati Francesco Greco e Giancarlo Caselli affronteranno il tema delle sofisticazioni alimentari.

Il premio Nobel

In arrivo anche il premio Nobel per l’economia Robert Engle e l’economista Phoebe Koundouri, che aiuteranno a capire i possibili scenari futuri a livello mondiale. Fra le altre personalità attese ci sono il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il botanico e divulgatore Stefano Mancuso, l’esperto di tecnologia e innovazione Alberto Mattiello. Fra gli ospiti più prestigiosi c’è Hiroshi Ishiguro, docente all’Università di Osaka, guru della robotica e dell’intelligenza artificiale, che ha costruito androidi e robot umanoidi molto realistici (compreso il suo avatar). Il calendario definitivo degli eventi sarà pronto in settembre.

«La mission del progetto Futura - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone - è supportare la transizione ecologica a partire dalle imprese. L’evento mette in luce il loro impegno per stimolare il mondo economico verso un modello di sviluppo sostenibile». D’altra parte, ha sottolineato la presidente di Brescia Musei, Francesca Bazoli, «la cultura imprenditoriale che si esprime nella creatività è l’altra faccia della cultura fatta di monumenti e patrimonio storico». Passato e futuro, memoria e visione nel nome del progresso umano. 

Mercalli: «La sostenibilità non è una moda»

«La sostenibilità non è una moda: è un imperativo per salvare noi stessi. Si misura in termini concreti: quante emissioni di Co2 vengono tagliate, quanto suolo viene risparmiato, quanti rifiuti in meno vengono prodotti». Luca Mercalli, meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico, non usa mezze parole. Invitato alla presentazione di Futura Expo illustra gli scenari, propone le soluzioni, ripete l’allarme: «Bisogna agire subito, non c’è più tempo!». La buona notizia è che dipende solo da noi: «Spetta all’uomo mettere in atto le azioni necessarie contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico». La brutta è che si sta facendo poco o nulla. Il 2022 è stato l’anno con più emissioni nella storia e il 2023 si prepara a superare il record. Ogni italiano produce, in media, sette tonnellate di Co2 l’anno. Il prossimo decennio, afferma Mercalli, sarà decisivo. Andando avanti di questo passo la temperatura crescerà di 5 gradi: una catastrofe. «L’uomo vive entro limiti fisici da cui non può derogare». Cinque grandi in più significano «un ambiente ostile». Troppo. 

Nell’ultimo secolo la temperatura è cresciuta di 1,1 gradi. «Come avere 38,1 di febbre: provate ad arrivare a 43», insiste Mercalli. L’obiettivo non è tornare indietro, ma fermare la salita restando sotto i due gradi. Si può fare, sottolinea Mercalli. L’Onu, l’Unione Europea, le istituzioni globali conoscono da tempo problemi e soluzioni per garantire la sostenibilità. L’Europa, riconosce Mercalli, è il consorzio di Stati più avanti nei progetti, ma «non li sta attuando».

Ma cosa possono fare i singoli cittadini? Molto, dice lo scienziato. Investire sull’energia rinnovabile collocando pannelli solari sui tetti e sui balconi. Efficientare gli edifici, risparmiando energia. Scegliere la mobilità elettrica da fonti rinnovabili. Viaggiare meno in aereo e più in treno. Mangiare meno carne rossa e sostenere l’agricoltura biologica. Fermare la cementificazione.

Luca Mercalli mette in guardia: «C’è una gerarchia della sostenibilità, che pone al primo posto il clima, l’acqua e la biodiversità». Senza di essi, dice, «non c’è nemmeno l’economia. È sbagliato dire che la sostenibilità va perseguita senza danneggiare l’economia. L’ambiente va salvato anche a costo di sacrifici». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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