Brescia capitale d'Italia del fotovoltaico: batte anche Roma per nuovi impianti

È Brescia la vera, e indiscussa, capitale italiana del fotovoltaico. Nei primi tre mesi del 2023 la nostra provincia ha allacciato alla rete elettrica nazionale la bellezza 3.856 nuovi impianti. Più di quanti ne ha allacciati la provincia di Roma, che si è fermata a 3.179, pur contando su una popolazione complessiva che supera i 4,3 milioni di abitanti.

E Brescia ha fatto meglio anche della la provincia di Torino, che con 2,2 milioni di abitanti nel primo trimestre ha installato 2.907 impianti; della vicina provincia di Milano, che conta circa 3,2 milioni di abitanti, ed ha installato 2.903 nuovi impianti.

Lo studio

È quanto emerge dalla settima edizione del «Barometro del Fotovoltaico» studio realizzato dalla società varesina Elmec Solar, che si occupa di installare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali ed ha elaborato i dati pubblicati da Italia Solare, l’associazione delle imprese del settore.

La provincia di Brescia guida quindi la grande accelerazione italiana negli investimenti nelle rinnovabili. A livello nazionale ammontano a oltre 1 milione gli impianti solari installati a marzo 2023, più precisamente 1.324.089, contro i 1.222.045 del 2022, per un totale di oltre 100 mila nuovi impianti installati nei primi tre mesi del 2023.

Un grosso aiuto al raggiungimento di questi risultati è arrivato dal Superbonus che, fino al dicembre 2022, consentiva una detrazione del 110% sull’installazione di pannelli e sistemi di accumulo. Tuttavia per la messa in rete dell’energia prodotta dai pannelli ci vogliono dai tre ai quattro mesi. È facile immaginare che l’onda lunga degli «allacci» di nuovi impianti per il Superbonus dovrebbe esauristi nel secondo e terzo trimestre dell’anno

Il raffronto

Nonostante il sole sia uno dei simboli del Meridione d’Italia, la maggior concentrazione di impianti fotovoltaici è al Nord. Secondo lo studio Elmec Solar la provincia d’Italia che conta più impianti solari a marzo 2023 è comunque Roma (50.887), ma seguita a ruota dalla provincia di Brescia (45.979), Treviso (41.303), Padova (41.168), Vicenza (35.364), Torino (34.718), Venezia (31.619), Bergamo (30.834), Milano (30.371) e Verona (29.817).

Brescia energivora

Brescia dopotutto è una provincia altamente energivora. In un anno vengono consumati oltre 13 Gw/ora, la fetta maggiore dall’industria (64%) mentre i consumi domestici valgono poco più dell’11%. Ad oggi meno di un terzo dell’energia consumata nel Bresciano è prodotta con fonti rinnovabili. La fetta maggiore è garantita dall’idroelettrico.

L’Unione Europea ha fissato un obiettivo del 40% di energia rinnovabile entro il 2030 nel pacchetto Fit for 55. Ed un nuovo impulso in investimenti nelle rinnovabili potrebbe arrivare dalle Cer, le comunità energetiche rinnovabili. Oltre 200 si stima quelle che potrebbero nascere nella nostra provincia (tra le 15 e le 20 mila a livello nazionale). Le «Cer» sono strumento nuovo, di invenzione del legislatore europeo, su cui Bruxelles conta molto per dare una spinta alla transizione e a cui il Pnrr destina risorse per 2,2 miliardi di euro.

Poi c’è la Regione Lombardia che lo scorso 31 maggio ha chiuso una manifestazione d’interesse mettendo sul tavolo contributi per 20 milioni di euro. Un’occasione unica per trasformare i piccoli borghi, in «oasi» in grado di produrre energia rinnovabile. Sono molti i Comuni del Bresciano che hanno già avviato le procedure per la Cer. Ma sono due i progetti più corposi già avviati: quello promosso dalla società di servizi Garda Uno, che ha sviluppato il modello di Comunità energetica di «area vasta» più grande d’Italia, aggregando 43 Comuni; ed il progetto promosso dalla Comunità Montana della Valtrompia che coinvolge 12 Comuni valtrumplini.

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